TICKET: INACCETTABILE CHE LA REGIONE LOMBARDIA CONTINUI A FARE CASSA SULLA PELLE DEI CRONICI

TICKET: PASSO IN AVANTI L’INTESA CON I SINDACATI, MA RESTANO INAMMISSIBILI LA CONFERMA DELL’ODIOSA TASSA SULLA SALUTE E L’ACCANIMENTO CONTRO I MALATI CRONICI

DICHIARAZIONI DI GIANNI CONFALONIERI, CAPOGRUPPO REGIONALE PRC

“E’ ormai evidente che Formigoni e la sua maggioranza non intendono abolire la vergognosa tassa sulla salute rappresentata dai ticket sui farmaci e che, peggio ancora, non vogliono nemmeno rinunciare a far cassa sulla pelle dei malati cronici.

Il fatto che, grazie alle pressioni dei cittadini, delle organizzazioni sindacali, delle opposizioni in Consiglio regionale, la Giunta regionale faccia ora un’ulteriore retromarcia sul provvedimento dei ticket estendendo le esenzioni ai cassintegrati, ai disoccupati, ai lavoratori in mobilità e ai pensionati sotto gli 8263 Euro, rappresenta certo un passo in avanti, ma assolutamente insufficiente.

E’ infatti inaccettabile che, senza farsi alcuno scrupolo, il centrodestra continui ad accanirsi proprio su coloro che per ragioni di sopravvivenza, e non certo per abuso, sono costretti ad assumere elevate quantità di farmaci spendendo capitali in ticket, spesso senza nemmeno poterselo permettere. Tanto più ora che la Regione sta incassando molti più soldi del previsto (circa 35/40 milioni di Euro in più a fine anno rispetto ai 139 inizialmente ipotizzati).

Riteniamo quindi fondamentale che, come abbiamo richiesto con un progetto di legge sottoscritto da tutte le forze del centrosinistra e depositato in Consiglio lo scorso luglio, le esenzioni siano estese a questa categoria di cittadini. E, naturalmente, intendiamo portare avanti la nostra battaglia per la totale abolizione del ticket.

Tanto più che per contenere la spesa farmaceutica esistono altre strade, già sperimentate altrove con successo: la distribuzione diretta dei medicinali da parte degli ospedali, un maggiore ricorso ai farmaci generici e un intervento serio condiviso con i medici di base, coloro cioè che hanno la responsabilità della prescrizione”.

Manuela Della Nave
Milano, 25 novembre 2003