FORMIGONI DISTRUGGE LA LEGGE REGIONALE SULLE ANTENNE VOTATA DALLA SUA STESSA MAGGIORANZA
NESSUN VINCOLO PER I GESTORI, NESSUNA TUTELA PER LA SALUTE DEI CITTADINI

"Con la Delibera di "Definizione dei criteri per l'individuazione delle aree nelle quali è consentita l'installazione degli impianti per le telecomunicazioni e la radiotelevisione" la Giunta svuota completamente la Legge regionale sull'elettrosmog generato dalle antenne approvata dal Consiglio l'11 maggio 2001.

Con tale Delibera, infatti, si demolisce ogni possibilità di tutela della popolazione dai campi elettromagnetici emessi dalle antenne, contraddicendo anche quei pochi divieti che la stessa legge regionale prevede.

In particolare si vanifica il divieto, introdotto grazie ad alcuni emendamenti di Rifondazione Comunista, di installare antenne "in corrispondenza di asili, edifici scolastici nonché strutture di accoglienza socio-assistenziali, ospedali, carceri, oratori, parco giochi, orfanotrofi e strutture similari, e relative pertinenze che ospitano soggetti minorenni", nonché in corrispondenza di edifici aventi particolare valore storico-artistico.

L'imbroglio è determinato dal fatto che il divieto di installazione nei pressi di tali aree è previsto soltanto per le antenne con potenza superiore ai 300 Watt. Questo significa che tutte le antenne per la telefonia cellulare possono essere localizzate ovunque, perfino in alcuni di quei luoghi vietati dalla legge regionale, poiché hanno tutte potenze inferiori ai 300 Watt!.

Il gioco è fatto: i gestori possono collocare le antenne della telefonia cellulare dove vogliono!!!

Con questa delibera Formigoni vuole:

  1. definitivamente affossare il principio di cautela previsto dalla legge quadro nazionale, a discapito della tutela della salute dai rischi dovuti ai campi elettromagnetici.
  2. regalare il territorio della Lombardia ai gestori della telefonia mobile.
  3. dare un altro esempio del suo concetto di "decentramento" che tanto va declamando! Le amministrazioni comunali saranno, con questa Delibera, obbligate dalla Regione ad autorizzare tutte le richieste di installazione subendo, così, anche le tensioni e i conflitti dei cittadini e dei comitati.

Ancora una volta, infine, Formigoni tenta di delegittimare il ruolo del Consiglio, ma questo regolamento non è ancora in vigore, la Legge, infatti, prevede che esso sia sottoposto a parere obbligatorio della Commissione regionale Sanità. Sarà proprio lì che tenteremo di ripristinare la legalità violata, e sarà lì che misureremo il coraggio della maggioranza di confermare quanto essi hanno approvato in contrasto con Formigoni".

Gianni Confalonieri
capogruppo PRC - Regione Lombardia
Milano, 17 ottobre 2001