La controriforma sanitaria di Formigoni

Se il primato è del mercato

Non c'è più una programmazione e gestione della politica sanitaria perché le Asl saranno progressivamente svuotate di queste funzioni e saranno ridotte ad essere dei semplici ufficiali pagatori.
Le prestazioni sono erogate in base a una tariffazione prestabilita (i Drg) da strutture (ospedali, ambulatori ecc..) in concorrenza fra loro e con un forte aumento della presenza del privato,ora anche attraverso lo strumento delle Fondazioni di partecipazione.
Questa logica di mercato produce di conseguenza la proliferazione di prestazioni ingiustificate e inappropriate, ma economicamente vantaggiose per gli erogatori,che in questi anni hanno fatto esplodere la spesa sanitaria.
Il modello lombardo prevede quindi, necessariamente una progressiva riduzione della sanità pubblica per tutti perchè la maggior parte delle risorse è assorbita da questo vero e proprio mercato della salute.
I tagli alla sanità pubblica,sia nei servizi territoriali,sia nel taglio del personale, hanno già prodotto pesanti disagi a cominciare dagli operatori della sanità.
Ulteriore conseguenza necessaria di questo sistema è l'apertura all'ingresso delle Assicurazioni e dei Fondi integrativi, cioè la richiesta all'utente di pagare altri costi per garantirsi i servizi di cui avrebbe già diritto.
Il Piano regionale sanitario introduce, infatti, l'ipotesi di un sistema assicurativo- mutualistico obbligatorio per l'assistenza sanitaria a malati cronici, disabili, anziani non autosufficienti.

Pippo Torri
Milano, 17 febbraio 2002
da "Liberazione"