CONTRO I NUOVI TAGLI DEL GOVERNO

PIU' ALUNNI, MENO INSEGNANTI

MOZIONE PROPOSTA DAL PRC

Contro i nuovi tagli di organico nelle scuole della Lombardia decisi dal Governo, il Gruppo regionale del Prc ha proposto al Centrosinistra di presentare insieme una mozione.

“E’ inconcepibile – afferma il capogruppo Gianni Confalonieri – che, di fronte al considerevole aumento di alunni, il Governo non trovi di meglio che tagliare ulteriormente insegnanti e personale non docente, riducendo ancora la qualità di una scuola pubblica già fortemente penalizzata lo scorso anno”.

Per 10 mila bambini e ragazzi in più nelle scuole lombarde, dagli asili alle superiori, ci saranno 379 docenti in meno, 417 insegnanti di sostegno in meno e 400 Ata in meno. Senza contare i 1000 progetti per l’integrazione degli stranieri e contro la dispersione scolastica soppressi nel 2002.

“Queste decisioni – prosegue Confalonieri – stanno determinando una situazione di grande disagio negli istituti scolastici della nostra regione. E’ indubbio che la carenza di organico incida pesantemente, sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo, sull’offerta formativa: la scuola pubblica non sarà più in grado di soddisfare le esigenze degli alunni, soprattutto di quelli più svantaggiati”.

Rifondazione Comunista chiede quindi che Formigoni si impegni a rappresentare al Governo il dissenso della Regione Lombardia rispetto agli ulteriori tagli, a chiedere che sia garantita la piena copertura del fabbisogno di personale, ad operare, per quanto di diretta competenza regionale, al fine di garantire un sistema scolastico pubblico rispondente ai bisogni territoriali.

MOZIONE

IL CONSIGLIO REGIONALE

Premesso che:

  1. il taglio dei posti deciso dal Governo per il prossimo anno scolastico aggrava ulteriormente la situazione della scuola lombarda, già penalizzata lo scorso anno, riducendo ancora la qualità del servizio scolastico;
  2. a fronte di 3000 bambini in più che si sono iscritti alla scuola dell’infanzia, di 3500 alunni in più nella scuola elementare e di quelli in più previsti nella scuola media (+1500) e superiore (+2000), il numero di organico assegnato alla Lombardia per coprire queste nuove esigenze è del tutto insufficiente (+88 posti nella scuola dell’infanzia già attivati lo scorso anno, +201 posti nella scuola elementare, + 115 posti nella scuola media e – 783 posti nella scuola media superiore, oltre al taglio di più di 400 posti ATA);
  3. per l’anno 2003/04 si procederà anche al taglio di 417 posti di sostegno.
  4. si confermano i tagli, già attuati lo scorso anno, di circa 1000progetti finalizzati all’integrazione degli alunni stranieri, contro la dispersione scolastica e per migliorare l’offerta formativa;
  5. la stessa richiesta di tempo pieno nelle scuole elementari e di tempo prolungato nelle scuole medie non potrà essere soddisfatta.

Considerato che:

queste scelte, non condivisibili, si collocano in un momento delicato di trasformazione della scuola, i cui esiti destano forti preoccupazioni, e stanno determinando una situazione di grande disagio negli istituti scolastici della nostra regione, incidendo in modo fortemente negativo sulla qualità dell’istruzione

IMPEGNA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA

  1. a rappresentare al Governo Nazionale il dissenso della Regione Lombardia sulla decisione di ulteriori tagli;
  2. a chiedere che sia garantita la piena copertura del fabbisogno di personale insegnante e personale ATA;
  3. ad operare, per quanto di diretta competenza regionale, al fine di garantire un sistema scolastico pubblico rispondente alle esigenze territoriali.
Manuela Della Nave
Milano, 4 aprile 2003