Per il diritto allo studio dei ragazzi lombardi oggi la Regione Lombardia
stanzia una miseria: 7 milioni di Euro per un milione di studenti con
l’imposizione ai Comuni, proprio per l’esiguità della cifra, di
scegliere tra il finanziamento del trasporto o il sostegno agli alunni disabili.
Ma non è che non abbia le risorse perché con il buono scuola regala,
per il rimborso delle rette, 36 milioni di Euro a soli 57 mila studenti,
frequentanti scuole private. E pensare che, per coprire il 70% del costo
dei libri di testo per tutti gli studenti lombardi, sarebbero sufficienti
poco più di 50 milioni di Euro!
“Non ci stancheremo di denunciare - afferma il capogruppo regionale
di Rifondazione comunista, Gianni Confalonieri - che il più grande
investimento regionale sulla scuola è destinato a pochissimi alunni degli
istituti privati, spesso figli di famiglie con redditi alti e molto alti o,
al contrario, talvolta talmente bassi da essere in odore di evasione fiscale.
A tutti gli altri restano le briciole. Questa è la considerazione che Formigoni
e la sua maggioranza hanno per il diritto allo studio dei ragazzi lombardi!”.
Di fronte a tale palese ingiustizia, il Gruppo regionale del Prc ha presentato
un progetto di legge finalizzato al rilancio e all’aggiornamento
degli interventi di competenza della Regione Lombardia in materia, affinché
il diritto allo studio torni ad essere, come deve, un diritto di tutti e non
di qualche privilegiato.
La proposta prevede l’erogazione di risorse regionali alle famiglie
di studenti sia delle scuole statali che di quelle paritarie, provvedendo
alla parziale o totale copertura della spesa per i libri di testo e dando
un contributo per la mensa e per il trasporto scolastico. Con l’obbligo,
altresì, di garantire la gratuità di tutti i servizi individuali che consentono
l’adempimento dell’obbligo scolastico per i ragazzi in condizione
di handicap.
Alla Regione spetta anche il compito di istituire la Carta dello Studente
che dà diritto alla gratuità del trasporto pubblico, delle iniziative culturali,
dei corsi che rilasciano la certificazione di crediti formativi legati alle
nuove tecnologie e alle lingue, della consumazione - durante la fascia oraria
delle lezioni - di un pasto presso strutture convenzionate e al rimborso dei
viaggi di istruzione.
“La legge regionale attualmente in vigore sul diritto allo studio,
la 31 del 1980 – spiega ancora Confalonieri – è una buona
legge ed è per confermare la validità dei suoi principi ispiratori, pur superandone
alcuni limiti evidenti, che abbiamo strutturato la nostra proposta in forma
di modifica della stessa. Il problema è che finora la Regione le ha sottratto
sistematicamente risorse, attuando la precisa scelta ideologica di finanziare
esclusivamente le scuole private. Riteniamo invece che, oggi più che mai,
sia necessario un investimento vero per rendere effettivo il diritto all’istruzione
di tutti gli studenti. Ed è proprio in tale direzione che va il nostro progetto”.
LA PROPOSTA IN SINTESI
Destinatari degli interventi
- Gli allievi frequentanti scuole pubbliche, statali e degli Enti locali,
e scuole non statali appartenenti al sistema nazionale dell’istruzione
ai sensi della legge 62/2000; le persone in stato di detenzione o sottoposte
a misure di restrizione della libertà personale; coloro che frequentano corsi
per adulti, al fine di conseguire un titolo di studio; gli allievi delle scuole
dell’infanzia gestite dagli Enti locali e da Enti privati convenzionati
con i Comuni.
Contributi
- La Regione, al fine di rendere effettivo il diritto allo studio e all’istruzione,
eroga contributi per l’educazione scolastica alle famiglie degli studenti
che frequentano le scuole statali e le scuole paritarie. Da tale intervento
sono escluse le rette di frequenza e i contributi volontari.
Libri di testo
- La Regione promuove il comodato dei libri di testo attraverso azioni di
sostegno economico nei confronti delle scuole che sviluppano questo strumento.
- Provvede alla copertura, totale o parziale, dei costi dei libri di testo
sostenuti dalle famiglie degli studenti delle scuole medie inferiori e superiori:
- attraverso l’utilizzo delle risorse trasferite dallo Stato alle
Regioni ai sensi dell’art.27, comma 3, della legge 23 dicembre 1998,
n.48;
- mediante l’utilizzo di risorse del bilancio regionale per la copertura
delle spese sostenute dalle stesse per un importo pari al 70% del costo
Mense e trasporti
- Ferma restando la quota a carico dell’utente secondo quanto previsto
dalle norme sui servizi a domanda individuale, la Regione contribuisce ai
costi sostenuti da ciascun Comune con una quota pari al 10%. Per i comuni
montani al di sotto dei 3.000 abitanti la contribuzione è dell’11%.
- Il Comune destina i risparmi derivanti da questa contribuzione al finanziamento
dei progetti per la promozione del diritto allo studio presentati dalle scuole
con particolare riferimento all’educazione sanitaria e alimentare.
La carta dello studente
- Per gli studenti delle scuole superiori la Regione istituisce, con apposito
regolamento previo parere della Conferenza permanente per il diritto allo
studio, la Carta dello studente, che consiste in un tesserino magnetico
individuale da rilasciare a ciascun studente.
- La carta dello studente dà diritto a tutti gli studenti, quale che sia
la situazione economica del nucleo familiare:
- al trasporto pubblico gratuito su tutta la rete della Lombardia sia ferroviaria
che auto-tranviaria;
- al rimborso del costo dei vocabolari;
- alla gratuità di tutte le iniziative culturali (teatro, cinema, mostre);
- alla frequenza gratuita, presso scuole o centri pubblici, di corsi che
rilasciano la certificazione di crediti formativi legati all’uso delle
nuove tecnologie e lingue straniere;
- al rimborso totale dei costi di frequenza a corsi pubblici che rilasciano
la patente Europea (ECDL);
- alla consumazione di un pasto presso strutture convenzionate con l’Ente
Regione nella fascia oraria corrispondente alle lezioni, ad esclusione delle
consumazioni alcoliche;
- al rimborso totale dei viaggi d’istruzione.
Prestiti d’onore
- La Regione stipula accordi con gli Istituti di Credito, che in base alla
legge 185 non hanno effettuato operazioni di transazione per il commercio
delle armi, per la concessione di prestiti d’onore finalizzati all’acquisto
di Personal Computer, con caratteristiche tecniche e requisiti di qualità,
da parte degli studenti iscritti alle scuole medie e superiori statali e paritarie.
- Il prestito d’onore, comprensivo di IVA, è rimborsabile in 24 rate
ed è esente da interessi. I genitori o i legali rappresentanti degli studenti
che intendono avvalersi del finanziamento devono fare domanda alla Regione
e comprovare l’iscrizione del proprio figlio per l’anno scolastico
di riferimento all’istituzione scolastica frequentata.
Interventi per l’integrazione di soggetti in
situazione di handicap
- La Regione e gli Enti locali sono tenuti a garantire la gratuità di tutti
i servizi individuali per soggetti in condizioni di handicap, finalizzati
a consentire l’adempimento dell’obbligo scolastico e dell’istruzione,
a prescindere dalla valutazione delle fasce di reddito.