No al nuovo assistenzialismo targato Polo e Lega
LE FAMIGLIE DEGLI ALLIEVI DELLA SCUOLA PUBBLICA NON SONO
FAMIGLIE DI SERIE B
Pur non condividendo i contenuti della LEGGE REGIONALE n. 1 in materia di
sostegno alle famiglie degli allievi delle scuole dell'obbligo, ci preme
sottolineare che all'articolo 4. comma e) si evidenzia come il buono
scuola sia destinabile anche alle famiglie che hanno figli che frequentano
le scuole pubbliche. Invece alla Regione Lombardia, il Presidente Formigoni
ha interpretato l'applicazione del provvedimento solo verso le famiglie
che portano i figli alle scuole private.
Ciò nonostante, il Presidente Formigoni, ha inteso e intende comunque
destinare ben 96 miliardi di denaro pubblico alle sole famiglie che
mandano i figli alle scuole private. Oltre al merito il PRC. si oppone al
metodo che vede incentivate non le famiglie più bisognose ma quelle che
spenderanno di più e cioè quelle più agiate, tenendo conto che il tetto
di reddito per un nucleo di tre persone è di 180 milioni l'anno (60
milioni pro capite l'anno).
ESEMPI:
reddito nucleo di 4 persone
60 milioni l'anno Spese sostenute 3
milioni rimborso di
600.000
Reddito nucleo 3 persone di
30 milioni l'anno Spese sostenute 1
milione rimborso di
200.000
Reddito nucleo di 4 persone
240 milioni l'anno Spese sostenute 10
milioni rimborso di
2.000.000
IL PRC. INVITA LE FAMIGLIE DI STUDENTI DELLE SCUOLE PUBBLICHE DELL'OBBLIGO
DI INONDARE LA REGIONE LOMBARDIA DI DOMANDE AL FINE DI ATTUARE IN MANIERA
CORRETTA LA LEGGE. IN SECONDO LUOGO IL PRC. SI IMPEGNERà, A FRONTE DELL'INEVASIONE
DELLE RICHIESTE DEI GENITORI DI ATTIVARE I MECCANISMI ISTITUZIONALI E LEGALI
PER RENDERE INEFFICACE TUTTO L'IMPIANTO LEGISLATIVO, CHE IN SOSTANZA
UTILIZZA SOLDI PUBBLICI PER FINANZIARE
IN MANIERA ASSISTENZIALE LE
SCUOLE PRIVATE.
Infine tutti i principi di autonomia e di federalismo proclamati durante la
campagna elettorale da Formigoni e dal Polo sono totalmente disattesi,
esautorando i Comuni dalla gestione delle risorse dei buoni scuola,
prefigurando così un nuovo e più pericoloso centralismo lombardo.