Prc sul Buono Scuola Lombardo: “
Tutto come previsto, ingiustizia sempre più grave”

BUONI 2002: ESCLUSA LA SCUOLA PUBBLICA, PREMIATI I RICCHI E I FURBI

Nemmeno un buono erogato ad utenti della scuola pubblica. 428 contributi (contro i 329 dello scorso anno) assegnati a famiglie “nullatenenti” che dichiarano un reddito annuale inferiore allo 0 ma mandano i figli alle scuole private (voi come li chiamereste?). Oltre 36 milioni di Euro a favore di 48489 famiglie i cui figli frequentano istituti privati contro uno stanziamento complessivo per il diritto allo studio di 1 milione di studenti lombardi pari a neanche 8 milioni di Euro all’anno.

“L’analisi dei dati relativi al buono scuola 2001/2002 – dichiara Gianni Confalonieri, capogruppo regionale Prc – dimostra indiscutibilmente la vergognosa discriminazione e iniquità di questo finanziamento, confermando tutte le nostre ipotesi e andando addirittura oltre ogni previsione pessimistica”.

Il mantenimento dei “paletti” che penalizzano l’accesso al buono per gli studenti di istituti pubblici (franchigia e impossibilità di rimborso per trasporto, mensa e libri di testo) ne ha determinato, quest’anno, la completa esclusione.

L’utilizzo di parametri ISEE ( un indicatore della situazione economica delle famiglie previsto dalle normative nazionali) liberamente interpretati dalla Giunta Formigoni, con l’estromissione dei redditi derivanti dai patrimoni, ha completamente annullato lo spirito egualitario e perequativo della normativa nazionale, premiando ulteriormente i ricchi e gli evasori fiscali.

Il rimborso del 50% della retta è andato a pochissime famiglie (8268 su 48489) per l’eccessiva esiguità del parametro ISEE scelto (indicatore inferiore o pari a 16.165.414 di vecchie lire). Ed è sconcertante che tra queste 8268 siano presenti tutti i “furbi” o, meglio, i probabili evasori fiscali.

I più, invece, hanno ricevuto un contributo del 25%, ma tra questi sono compresi sia redditi “popolari”, sia redditi molto alti che risultano addirittura numericamente superiori al passato.

Va infine denunciato il fatto che, a differenza dello scorso anno, ci è stato impedito l’accesso ai dati completi (nominativi). Si tratta di una palese violazione dei diritti dei Consiglieri Regionali e delle norme sulla trasparenza amministrativa.

“Ad ogni modo – conclude Confalonieri - anche i prospetti riassuntivi parlano chiaro. Da parte nostra continueremo a batterci contro un finanziamento che discrimina la stragrande maggioranza delle famiglie lombarde e che non ha nemmeno la decenza dell’equità per chi lo riceve. Lo faremo nella società e nella sede istituzionale dell’Aula, con una mozione urgente che chiederà conto dei risultati emersi”.

Manuela Della Nave
Milano, 6 novembre 2002