OLTRE IL DANNO LA BEFFA:

LA REGIONE OBBLIGA I COMUNI A SCEGLIERE TRA GLI STUDENTI DISABILI O IL TRASPORTO ALUNNI

Nel novembre 2001, a fronte della richiesta inoltrata alla Regione da parte di 177 comuni - per lo più piccole comunità montane nelle province di Como, Lecco, Sondrio e Varese – di un contributo finanziario per il servizio di trasporto scolastico degli alunni, il centro-destra regionale lombardo aveva promesso il proprio impegno in sede di definizione del Piano annuale per il diritto allo studio.

Ieri il Consiglio regionale ha approvato il Piano per il diritto allo studio 2002-2003 e con esso non solo non viene aumentato il finanziamento per il servizio trasporto, ma addirittura si tagliano i fondi.

“Oltre il danno – denuncia Gianni Confalonieri, Capogruppo regionale di Rifondazione Comunista – c’è anche la beffa”.

Il Piano votato ieri, infatti, non aumenta i fondi per il diritto allo studio, che restano sui 7 milioni di euro, e obbliga i Comuni a scegliere se utilizzarli per il servizio trasporto alunni oppure per i servizi a sostegno degli studenti disabili. Inoltre, i contributi a sostegno degli alunni disabili sono destinati solo ai Comuni con non più di 7 mila abitanti, mentre fino allo scorso anno erano compresi quelli fino ai 15 mila abitanti.

“Siamo assolutamente indignati e sconcertati – continua Confalonieri – di fronte ad un atteggiamento che non riusciamo a definire in altro modo se non cinico. Non è possibile, infatti, che un Ente importante come la Regione, che, vogliamo ricordarlo, in due anni ha stanziato 150 miliardi per i buoni scuola per gli studenti delle scuole private, dica ad un piccolo comune, in particolare se montano, che deve scegliere tra i bambini disabili o tutti gli altri.

Non è neppure concepibile che lo stanziamento per il diritto allo studio per 1 milione di studenti lombardi resti fermo da anni ai 7 milioni di euro. Tutti i cittadini, infatti, ormai hanno chiaro che non si tratta di un problema economico, ma di scelte politiche precise.

Chiediamo, quindi, al Presidente Formigoni, invece di fare false ed ipocrite promesse, come nel caso delle Comunità montane, di dire esplicitamente che a questa Giunta non importa assolutamente nulla del diritto allo studio del milione di studenti lombardi.”

Tiziana Saporito
Milano, 5 giugno 2002