DESIO: LA FIACCOLATA E’ UNA PROVOCAZIONE
CONTRO I VALORI FONDANTI DEL NOSTRO VIVERE CIVILE.
OCCORRE UNA RISPOSTA DEMOCRATICA FERMA

Fascisti e leghisti contro la moschea

DICHIARAZIONI DI GIANNI CONFALONIERI
CAPOGRUPPO REGIONALE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA

“Una fiaccolata per impedire che la comunità islamica abbia un proprio un luogo di culto è al contempo un atto di estrema stupidità e una vergognosa e rozza provocazione contro i valori fondanti della nostra società e del nostro vivere civile: l’uguaglianza, il rispetto, la democrazia. La Costituzione Italiana garantisce a tutte le confessioni religiose diverse dalla cattolica il diritto di organizzarsi e a tutti i loro fedeli la libertà di esercitare il culto.

E’ gravissimo che una manifestazione come quella prevista domani sera a Desio ottenga l’autorizzazione e che esponenti dell’amministrazione comunale dichiarino di volervi prendere parte. Ed è ancor più grave alla luce dei ripetuti episodi di vandalismo verificatisi nei giorni scorsi in paese ai danni di attività e negozi gestiti da immigrati.

Vi è una vera, orchestrata campagna d’odio verso gli stranieri, islamici soprattutto, che viene fatta vivere, dalla Lega in particolare, pescando nelle paure della gente, confondendo volutamente il terrorismo e il fondamentalismo con l’Islam, religione a cui aderiscono nel mondo centinaia di milioni di persone che con terrorismo e fondamentalismo nulla hanno a che fare.

Una grande democrazia come la nostra ha gli strumenti per combattere duramente il terrorismo senza alzare cortine di sospetto ed esclusione nei confronti di donne e uomini che sono venuti da noi, come in altri paesi, per trovare lavoro.

A fare paura non sono gli immigrati; sono personaggi grevi come l’europarlamentare leghista Borghezio, che ha costruito la sua carriera politica sull’istigazione all’odio etnico e religioso, che va a braccetto con i neofascisti di Forza Nuova e che, recentemente, è stato persino condannato per l’incendio doloso di un ricovero improvvisato di immigrati a Torino.

Occorre una risposta democratica ferma, non solo per garantire alla comunità islamica di Desio quanto già la Costituzione le garantisce, ma anche, e forse soprattutto, per non doverci vergognare di essere italiani”.

Manuela Della Nave
Milano, 21 febbraio 2003