Da Borghezio solo odio e volgarità: il nostro Sindaco per opportunismo tace

Desio 22 febbraio 2003, fiaccolata della Lega contro i musulmani

E' venuto Mario Borghezio con i suoi fans, solita valanga di parolacce. La Polizia, presente in forze, ha circondato i manifestanti per impedire ulteriori violenze alla città.
Era nei proclami una manifestazione di desiani, ma i nostri concittadini sono rimasti a casa, non hanno partecipato alla vergognosa sceneggiata .
Non ci sono state violenze ma qualcosa di grave è accaduto.
Desio per la prima volta è finita sulla stampa nazionale per un messaggio di intolleranza e di odio. La nostra città è sempre stata accogliente verso chi l'ha scelta per abitare o per lavorare.
Desio non è certo stata un'isola felice , ma ha sempre saputo , con sapienza e senza seri conflitti , rispondere ai problemi dell'immigrazione.

Giovanni ResnatiMa da qualche anno qualcosa è cambiato. In particolare da quando forze politiche come la Lega e A.N. governano insieme le occasioni di conflitto con la comunità musulmana vengono fabbricate: dal muretto 'scivoloso' all'accusa di legami col terrorismo.
E' buffo ma i più tenaci accusatori degli immigrati , come il Presidente del Consiglio Comunale, l'assessore ai lavori pubblici (Giovanni Resnati nella foto, il capogruppo consigliare, tutti leghisti, sono a loro volta 'immigrati' in Desio.
Ebbene costoro , con i loro toni , sono corresponsabili di avere avvelenato un clima.
Costoro hanno gridato in piazza che non bruceranno la moschea solo perché questa non si costruirà, di fatto incitando alla violenza contro edifici religiosi. E poi si meravigliano se alcuni facinorosi distruggono le insegne dei negozi gestiti da musulmani o i vetri dei luoghi di ritrovo.

Ma non c'è solo la Lega. Il vice-sindaco, aderente al partito ex-missino non poteva restare in silenzio e farsi scippare il razzismo. Ha così teorizzato di non accettare lezioni di democrazia dagli extra-comunitari di religione musulmana.
Non si è invece sentito l'assessore G.P. Mariani : ha riempito la città di manifesti "Desio città solidale", ma quando deve praticare la solidarietà si eclissa.
Ha deciso di tacere sulla manifestazione pure il Sindaco.
E qui le cose sono più gravi. Sarebbe suo preciso dovere difendere la nostra comunità dalle volgarità e dagli insulti di Borghezio e compagnia, ma non lo fa. Perché? La sua maggioranza vive una fase grama.
Dopo la defezione di Desio 2000 non può permettersi anche quella della Lega.
Allora meglio sacrificare i principi che perdere la poltrona !

DS - Desio
Desio, 6 marzo 2003
da "Il filorosso"