La consigliera comunale di Rifondazione Comunista ha presentato il seguente ordine del giorno in merito alla grafve questione degli aumenti incontrollati degli affitti
IL CONSIGLIO COMUNALE DI SEREGNO
Preso atto
- Che il governo ha comunicato che i fondi per il contributo
affitto per il 2002 vengono ridotti del 40%, che questo taglio si aggiunge
ad un altro precedente del 15% fatto con la scusa della riduzione delle spese
per tutti i Ministeri e che è dunque retroattivo.
-
Che il fondo sociale per l'affitto consiste in contributi
dati alle famiglie con redditi bassi per la gran parte: anziani con pensioni
basse, lavoratori precari, famiglie monoreddito.
- Che il taglio annunciato dal governo getta le amministrazioni
comunali nel caos e migliaia di famiglie nella disperazione. Infatti, il governo
ha annunciato la riduzione non dei contributi per il futuro (cosa che già
sarebbe grave), ma addirittura gli stanziamenti già assunti nel passato, cioè
già approvati nelle precedenti finanziarie, già distribuiti alle Regioni e
da queste ai Comuni e con graduatorie degli aventi diritto già definite e
pubblicate.
- Che molte famiglie, proprie grazie a quei contributi hanno
stipulato contratti o sono state in grado di rispettare impegni economici
presi. Le conseguenze saranno drammatiche: un ulteriore aumento degli sfratti
per morosità.;
Ritiene
- Che il vero problema sia il caro affitti derivante dall'assoluta
libertà concessa ai proprietari di casa che operano in regime di monopolio
e l'assoluta mancanza di qualsiasi tipo di intervento pubblico e che dunque
occorra superare la liberalizzazione dei canoni e realizzare un nuovo welfare.
Decide perciò
- Di inviare al Governo ed alla Regione Lombardia la ferma protesta
del Consiglio Comunale di Seregno e la richiesta di recedere dai propositi
di tagli.
- Di pubblicare il presente ordine del giorno sul primo numero
raggiungibile del periodico comunale "Seregno News".
- Di adire anche alle vie legali nel caso il governo insista
nelle sue nefaste intenzioni.