Dopo le aggressioni di squadracce naziste ad agosto nel quartiere ticinese, in tutta Milano e non solo... centri sociali, associazioni, movimenti e sindacati di base decidono di lanciare una giornata di mobilitazione per riappropriarsi dei territori pervasi da una crescente pseudo cultura della destra che genera razzismo e discriminazione.
Milano č il laboratorio della trasformazione sotto l’occhio delle
telecamere.
Cittā pulita, all’insegna della precarietā, cambia
faccia in fretta a colpi di privatizzazione del
patrimonio immobiliare pubblico, di affitti e mutui da
rapina, di scuole pensioni e sanitā al servizio degli
affari.
Viene alimentata insicurezza per spacciare ordine, viene repressa duramente ogni diversa possibilitā, ogni nuovo spazio, vengono processati e incarcerati gli scomodi oppositori, non si esita ad uccidere come a Genova G8.
La guerra č la soluzione ad ogni problema. In questo clima ci sono quelli che aggrediscono gli immigrati, bruciano ogni luogo che considerano diverso, accoltellano: sono utili idioti nazisti. Svolgono lo sporco utile lavoro e per questo sono coperti e protetti. Sono i manovali della legittimazione della destra in doppiopetto che sta al governo, nei consigli regionali, comunali e di zona; servono a nascondere dietro una falsa guerra tra bande l’instaurazione del controllo per lasciare terreno libero agli sporchi interessi dello sfruttamento, e se qualcuno prova ad allontanarli da un treno di manifestanti, finisce in galera. E' questa la storia di Marta, Milo, Orlano e Fede tuttora rinchiusi agli arresti domiciliari o a San Vittore, di cui chiediamo l'immediata liberazione!