Ricorso della Regione Lombardia contro la legge blocca sfratti

La giunta Formigoni è notoriamente forte con i deboli e debole con i forti. Non si è smentita neanche di fronte al dramma degli sfratti.

Alfio Nicotra: “Formigoni in preda ad una degenerazione estremistica”
Gianni Confalonieri: “La Regione si assume pesanti responsabilità rispetto a migliaia di famiglie disagiate”

Dichiarazioni di Alfio Nicotra (segretario del PRC - Lombardia)

"La giunta Formigoni è notoriamente forte con i deboli e debole con i forti. Non si è smentita neanche di fronte al dramma degli sfratti. Apprendiamo oggi che è l'unica regione italianaad aver impugnato la legge che blocca gli sfratti cercando di vanificarne gli effetti."
E' quanto afferma, in una dichiarazione, Alfio Nicotra segretario lombardo del Prc.

"Un ricorso inconsulto - prosegue Nicotra - non solo perché la legge Ferrero per la prima volta non si ferma a chiedere il classico blocco degli sfratti, ma cerca di pianificare con regioni e comuni una risposta strutturale sul diritto ad una abitazione dignitosa per tutti. Non è il classico cerotto sull'emergenza ma l'avvio di una vera e organica politica sulla casa che nel nostro paese manca da decenni.
“Formigoni, evidentemente prono nei confronti della speculazione immobiliare e delle grandi proprietà, aborrisce ogni intervento pubblico diretto e indiretto sul problema casa. E' isolato anche all'interno del centrodestra, non solo perchè i suoi colleghi presidenti di centrodestra di altreregioni non lo hanno seguito, ma anchenella sua stessa giunta gli assessori di An hanno apertamente manifestato il loro disaccordo.

"Formigoni - insiste il segretario del Prc - è in preda ad una degenerazione estremisticache lo spinge ad atti, come il ricorso contro la legge n.9 del 2007, di contrapposizione cieca nei confronti anche delle proposte di buonsenso.
“Evidentemente – conclude Nicotra - frequentare il sedicente Parlamento del Nord, come ha fatto in questo fine settimana, produce un progressivo distacco anche da quella matrice sociale di stampo cristiano alla quale formalmente dichiara ancora di appartenere.”

Dichiarazioni di Gianni Confalonieri (senatore del PRC e relatore del provvedimento a Palazzo Madama)

“Un comportamento di arroganza istituzionale che mette seriamente a rischio le condizioni di vita delle migliaia di famiglie con il problema della casa e dello sfratto”.

Così il senatore del Prc Gianni Confalonieri, relatore a Palazzo Madama della legge sul disagio abitativo approvata lo scorso febbraio, commenta il ricorso alla Corte Costituzionale presentato dalla Regione Lombardia su alcuni commi degli articoli 3 e 4.

“Si tratta - spiega Confalonieri - di una decisione che davvero stupisce. Alleanza Nazionale ha partecipato attivamente alla definizione della legge e ha votato a favore in Senato; così come alla Camera ha votato a favore larga parte del centrodestra. E allora come si spiega questo ricorso? E’ un atto sostenuto dall’intera maggioranza regionale o un colpo di mano del presidente Formigoni?”

“La legge - prosegue il Senatore del Prc - è stata concordata in sede di Conferenza Stato-Regioni. E ora la Lombardia si assume una responsabilità gravissima rispetto a un provvedimento non solo innovativo, ma richiesto a gran voce dagli Enti locali e necessario per migliaia e migliaia di famiglie”.

Per capire l’assoluta urgenza dell’intervento legislativo bastano alcuni dati: sono 600 mila le famiglie collocate nelle graduatorie per l’accesso alle case popolari; nel 2004 sono stati realizzati soltanto 1900 alloggi contro i 36 mila del 1984; il patrimonio pubblico è mediamente del 16% in Europa, del solo 4% in Italia; i canoni di locazione sono lievitati a dismisura spingendo nella precarietà abitativa persino fette consistenti del ceto medio. E ci fermiamo qui.

“Questa legge - aggiunge Confalonieri - non si limita a bloccare gli sfratti per finita locazione, ma rende finalmente praticabile una seria politica della casa, tracciando un percorso istituzionale impegnativo finalizzato alla programmazione di un piano straordinario per l’edilizia residenziale pubblica, riferita soprattutto alla locazione. Un percorso che dovrà essere realizzato in stretta collaborazione con Regioni e Comuni”.

“Per quanto ci riguarda - conclude il Senatore Gianni Confalonieri - siamo quindi determinati a continuare e auspichiamo che, contro questo inconcepibile ricorso, anche le organizzazioni sindacali e di categoria, le associazioni e i cittadini che hanno sollecitato un progetto strutturale per il diritto alla casa facciano sentire la propria voce”.

Manuela Dalla Nave
Milano, 24 aprile 2007