Cominciamo da noi a non pagare la crisi

Non diamo i nostri soldi al consumismo idiota

Per un Natale solidale e consapevole

Con i nostri comportamenti anche quotidiani possiamo, quantomeno, dirigere le risorse che abbiamo destinato per le feste verso consumi ed acquisti consapevoli. Risorse destinate a sostenere la rete di mutuo soccorso fra le cooperative di consumo, “Gruppi d’acquisto Solidali e Antimafia”.

Acquistare i prodotti di “Liberaterra”, significa da un lato aiutare queste cooperative a sostenere l’impegno politico e sociale antimafia e a noi a non dare soldi alle multinazionali.

Acquistare al “Banco di Garabombo” a Milano o nelle “Botteghe di Altromercato” significa sostenere, agricoltori, artigiani, cooperanti e anche chi dal carcere ci porta il suo messaggio di vita in via di liberazione.

Non partecipare al banchetto prenatalizio della corsa agli acquisti, parlare con i nostri ragazzi della situazione grave che stanno attraversando milioni di famiglie, di lavoratrici e lavoratori (che siano fissi o precari siamo tutti sulla stessa barca) ci permette di risparmiare, di indirizzare consapevolmente le nostre scelte e di formare sia in seno al nucleo familiare, ma anche nelle compagnie dei ragazzi consapevolezza della gravità della situazione in cui il capitalismo e il liberismo hanno trascinato il mondo.

Infine per non farci mancare niente “Capodanno rosso e Rifondarolo” a Osnago Fiera.

Anche qui insieme, divertendoci, per prepararci ad un 2009 pieno di incognite ma con una gran certezza: che le comuniste e i comunisti di questo paese non staranno a guardare.

Marco Fraceti
Monza, 6 dicembre 2008