Viviamo in un contesto di crisi politica (meglio: “della politica”) e di crisi economica.
E' sotto gli occhi di tutti la sfiducia che i cittadini hanno nei confronti dei politici sia eletti (troppi privilegi e interessi personali) sia nominati in enti e aziende di servizi (AEB, Gelsia, Brianzacque,…). Conseguenza è il luogo comune “quando sono al potere sono tutti uguali”
Questa convinzione è rafforzata dalla crisi economica (che continua a spostare risorse dove già ci sono: banche, finanza e imprese, mentre chiede sacrifici ai lavoratori, pensionati, precari)e la conseguente difficoltà delle famiglie a far quadrare i bilanci.
Gli enti locali sono quelli che in questo momento stanno vivendo le maggiori difficoltà a rispondere alle esigenze delle fasce più deboli dei propri cittadini: disabili, famiglie in difficoltà, minori.
Anche Seregno ha questi gravi problemi:
L'Amministrazione non può accontentarsi di allargare le braccia come se le responsabilità di questa situazione fossero solo della “Crisi mondiale”, del “Patto di Stabilità”, del “Governo Tecnico” o di chissà quale gnomo malefico che ha fatto un incantesimo. Comunque non può tirarsene fuori. Questa Amministrazione ha condiviso fino in fondo le scelte del Governo Berlusconi (tagli sul sociale di Tremonti), condivide le scelte scellerate del Governo “tecnico”, non ha mosso un dito per porsi in contenzioso con Regione e Provincia e con le loro scelte sociali di privatizzazione dei servizi, insomma è pienamente responsabile della situazione attuale.
Noi pensiamo che sia ora di cambiare l'approccio alle questioni sociali. La scelta di questo luogo (sede di AEB) per questa conferenza stampa ha il preciso significato di far quasi toccare con mano almeno uno dei problemi sociali citati ed una possibile soluzione.
Sul problema “casa “, già anni fa abbiamo sollecitato l'Amministrazione sia ad aumentare il patrimonio edilizio pubblico, sia ad utilizzare quello esistente e inutilizzato (appartamenti di AEB vuoti da anni in via Fratelli Bandiera). Inascoltati in entrambe le proposte.
C'è un'emergenza sfratti? Ci sono appartamenti di proprietà pubblica liberi? Seregno è socio di maggioranza di AEB e ha possibilità di indicare “criteri e linee guida”?
Ad una nostra interpellanza del 1 marzo 2011 ci è stato invece risposto (il 23 marzo 2011) che “Per quanto riguarda il patrimonio immobiliare delle Società Partecipate, avendo le stesse autonomia giuridica, i quesiti sulla sua gestione vanno rivolti direttamente alle società stesse non avendo il Comune di Seregno alcuna possibilità di indirizzo o gestione dello stesso”.
Ovvero il Comune di Seregno, proprietario del 72%, di AEB non avrebbe voce in capitolo circa la gestione della stessa AEB! A questo è dunque servito trasformare l'AMSP in AEB? A perdere addirittura la facoltà di indirizzo gestionale?
Noi invece pensiamo che sia possibile affrontare questa emergenza utilizzando anche il patrimonio che le famiglie di Seregno hanno contribuito ad accumulare e che ora hanno necessità di usare e che comunque è un vero delitto sociale lasciare inutilizzato.
Comunque è passato esattamente un anno dalla nostra interpellanza e gli appartamenti in questione sono ancora vuoti.
Per questo chiediamo che l'Amministrazione comunale intervenga in modo forte a far sì che AEB modifichi il proprio atteggiamento e conceda l'uso degli appartamenti liberi in via F.lli Bandiera al Comune di Seregno per far fronte alle emergenze abitative.
Da ultimo vorremmo sottolineare che AEB/Gelsia non può certo pensare di assolvere i propri doveri verso i cittadini di Seregno solo perché finanzia la “100 chilometri” e qualche altra iniziativa di immagine. Riteniamo infatti che tutto il comportamento gestionale di AEB e delle altre partecipate debba sempre avere come punto di riferimento lo scopo sociale per cui sono state create.