La 'ndrangheta aveva addirittura una banca a Seveso

La Lombardia e la Brianza luoghi di marcio senza fine.

Ma la politica sta a guardare (dall'altra parte)

La banca della 'ndrangheta a Seveso

Mentre la Magistratura in Lombardia continua instancabile il contrasto alle organizzazioni criminali, dalla politica e dall'imprenditoria arrivano messaggi inquietanti. Questa notte, su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano sono state eseguite una trentina di custodie cautelari di uomini legati alla ndrangheta ma anche ad una BANCA CLANDESTINA nel comune di Seveso. Una banca nella quale venivano riciclati i soldi delle attività estorsive, usurarie e dal traffico di stupefacenti. Questo sistema del credito clandestino però si è potuto sviluppare attraverso la complicità di funzionari di banche e delle poste in relazione fra loro con imprenditori che facevano da white collars in imprese vere e fittizie.

Non è ancora noto il giro di affari ma si presume elevato perché il denaro "ripulito" veniva reinvestito per gli appalti nell'edilizia pubblica, trasporti, nautica ed energie rinnovabili. Una parte del denaro è stato accertato finiva su conti correnti a San Marino e in Svizzera; un'altra a riempire la cosiddetta "bacilletta" cioè la cassa che serve alla ndrangheta per pagare gli avvocati dei boss in carcere e le latitanze.

Come Osservatorio Antimafie avevamo denunciato e continuiamo a denunciare questa commistione fra organizzazioni criminali e imprese ma rimaniamo inascoltati. Tanto è vero che proprio nelle grandi opere come Pedemontana ed Expo sono attivi proprio questi apparati che provvedono ai pagamenti con risorse che lo "stato" e la regione Lombardia non hanno. Così si allontanano le piccole imprese, ma si lasciano operare le capo commessa che sono invece loro il motore dell'attività illecita; imprese che non avevano e non hanno i requisiti per partecipare alle gare d'appalto risultate anche taroccate.

Per fermare la colonizzazione economica della Lombardia bisogna fermare la deriva affaristico mafiosa che sta alla base delle grandi opere infrastrutturali (TEM, Pedemontana, Rho-Monza) e di Expo.

Con Expo 2015 si nutrirà la più grande organizzazione criminale, la ndrangheta, permettendogli di fare la più grande delle operazioni di riciclaggio della storia.

Fermatevi! Si utilizzino le risorse per dare lavoro stabile e sicuro e dare un futuro libero dalle mafie alla Lombardia.

Osservatorio antimafia di Monza e Brianza
Monza, 4 marzo 2014
da “brianzantimafia.blogspot.com/