La Lega Lombarda, il governo, la religione cattolica

LA LEGA IN DIFESA DEL CROCIFISSO

o alla ricerca di una copertura?

Riprendiamo da Netweek (28 dicembre 2001) la seguente notizia:

La croce è «il simbolo della civiltà e della cultura cristiana». Ne è convinto Giovanni Fumagalli, capogruppo della Lega Nord di Carate Brianza (Milano), che ieri sera, venerdì, ha invitato il Consiglio comunale a riflettere sulla mancanza del crocifisso in molte aule delle scuole cittadine. Questo, e non solo, l'oggetto di un'interpellanza sul tema «Scritte e manifestazioni oltraggiose contro la religione cattolica». Punto di partenza la discussa puntata di «Porta a porta» (programma di «Raiuno» condotta da Bruno Vespa) in cui si parlò del crocifisso in termini giudicati da molti profondamente offensivi. «Un portavoce dell'unione musulmana - si ricorda nel testo dell'interpellanza - ha definito il crocifisso un cadavere in miniatura inchiodato ad un pezzetto di legno e l'eucaristia un rito ematofago ed antropofago. Si tratta di affermazioni che sono e volevano essere insultanti, perché un islamico sa bene quanto è importante il rispetto della religione e se a qualcuno di noi, in un loro paese, venisse in mente di insultare la loro religione, la cosa non finirebbe certo con un dibattito». Ma questa non è che la premessa. Nell' interpellanza si pone infatti in discussione anche la scelta «di eliminare la carne di maiale dalle mense scolastiche, perché proibita dall'Islam», di «chiudere la scuola il giorno di inizio del Ramadan», di «impedire le feste e i canti di Natale», come accaduto in altre realtà.
Riguarda invece anche la realtà locale l'assenza del crocifisso dalle aule. Non a caso proprio su questo si è fermato a riflettere il capogruppo del Carroccio, domandandosi se la rimozione del crocifisso sia «attribuibile alla decisione di uno strano rispetto a religioni differenti da quella cristiana, che rappresenta la nostra stessa essenza di vita, la nostra civiltà e la nostra cultura». In virtù di articoli di legge e circolari ministeriali, Fumagalli ci ha spiegato: «Le norme regolanti l'esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche non possono essere considerate implicitamente abrogate dalla nuova regolamentazione concordataria sull'insegnamento della religione cattolica - e ha proseguito - Faccio presente che che un deputato della Lega Nord Padania, sollecitato il Ministero dell'Istruzione, ha ottenuto una circolare recentissima per rimarcare l'invito a tutti i capi d'istituto perché facciano esporre il crocifisso nelle aule, soprattutto nell'imminenza del Natale».

Purtroppo il clima di intolleranza contro i "diversi" all'insegna della purezza delle proprie origini occidentali e cristiane pare destinato a invadere tutti i settori della vita civile.
Lo scopo è evidentemente quello di dividere il (già debole) fronte di opposizione al governo di centro destra facendo riferimento all'appartenenza (o non appartenenza) alla religione cattolica e puntando a far dimenticare le questioni di ordine sociale.
Anche il tentativo di darsi una connotazione ideologica più dignitosa del classico "fuori i negri dalla Padania" è, senza dubbio, presente nelle ultime esternazioni della Lega (ma anche di AN e di Forza Italia).
Fatte le debite considerazioni in merito alle differenze temporali e politiche preoccupa comunque la forte analogia con l'atteggiamento del fascismo nei riguardi della chiesa cattolica e l'uso a sostegno del potere che ne venne fatto.

Purtroppo non siamo attualmente in presenza in Italia e nella nostra Brianza di un forte movimento a sostegno della laicità dello stato ma piuttosto in presenza di un "lasciar fare" indolente e di un "sonno degli ideali" letali per la vita democratica del paese.

I napoletani direbbero "'A da passa' a nuttata" sperando che il giorno nuovo sia però migliore di quello vecchio.

Romeo Cerri
Seregno, 29 dicembre 2001