Come sdoganare la svastica ed i saluti romani

Tra Milano e Pavia un marzo nazi-rock

Panoramica dei gruppi partecipanti

Nazirock

Nazirock (dal film di Claudio Lazzaro)

Per metà marzo, a Milano e a Pavia, sono già stati programmati due appuntamenti all’insegna del nazi-rock. Il primo, organizzato da Forza nuova, è previsto per il 12 in occasione dell’anniversario della morte (avvenuta il 10 marzo 2001) del terrorista nero Massimo Morsello, uno dei fondatori dell’organizzazione, già nei Nuclei armati rivoluzionari negli anni Settanta e Ottanta, condannato a 8 anni e 10 mesi per associazione sovversiva e banda armata, latitante in Inghilterra fino al 1997.

Tra i partecipanti al concerto, da segnalare l’esibizione di Junio Guariento, anima della “vecchia guardia” della musica “non conforme”, tra i fondatori nel 1977 della Compagnia dell’Anello, che inaugurò l’uso di destra della saga di J. R. R. Tolkien, continuata poi con i Campi Hobbit, a cui Guariento partecipò costantemente. Guariento nel 2015, in un’intervista al «Secolo d’Italia», disse di essere stanco dello «spettacolo di rancori incrociati, divisioni e odio» che caratterizzava il campo della destra auspicando «una persona autorevole che fosse capace di mettere insieme tutti, dalle teste rasate a Fratelli d’Italia», come alla commemorazione di Ramelli a Milano. Un richiamo che oggi può far pensare al processo di avvicinamento in atto fra Matteo Salvini e l’estrema destra.

Quanto al resto, sarà presente Skoll, ossia il milanese Federico Goglio che utilizza come nome d’arte quello del Lupo della mitologia nordica, rappresentante del “rock identitario”, cantore degli esuli giuliano-dalmati e grande ammiratore dello scrittore giapponese nazionalista Yukio Mishima, che nel 1970 si tolse la vita secondo il rito tradizionale del samurai, dopo aver mandato un appello per il riarmo della sua patria. Di Milano sono anche i Bullets, della rete Rac (Rock against communism), che nel novembre scorso parteciparono in via Toffetti al concerto per il ventesimo della fondazione  della Hammerskin Nation, autori dell’inno di Lealtà Azione («I valori che cerchiamo / noi li troviamo in Corneliu Zelea Codreanu»).

Da Perugia arriveranno invece gli Hobbit, che si richiamano alla European brotherhood del suprematismo bianco e che cantano  «ragazzo che hai per simbolo, una croce cerchiata / tu che la testa non l'hai mai piegata / né all'invasore russo né a quello americano» proclamando «Camerata benvenuto: noi, ti salutiamo “Heil”!».

In scena, provenienti da Bari, ci saranno anche I Testudo del circuito Rac (che storpiano in RAC’n Roll). L’anno scorso, in aprile, parteciparono a un concerto organizzato da Varese skinheads per l’anniversario della nascita di Adolf Hitler inneggiando ai “giovani cuori” della Repubblica di Salò («Martire volontario di chi scordò l'onore, / scegliendo di essere l'uomo, d'incarnare l'ideale / Seicento giorni mai spenti, seicento giorni ad ardire…». «Nessuno scambi» sottolinearono «i definitivi tramonti con le fugaci eclissi. Vent'anni non costituiscono la parabola mortale ma appena l'adolescenza di una rivoluzione. L'idea Fascista, l'idea di Mussolini ha ancora da attingere, e attingerà in un domani più o meno prossimo, il fulgore del suo meriggio». 

Da Vicenza ci saranno, infine, I topi neri (proprio così) e da Roma La vecchia sezione che ambisce a rappresentare «la musica che non si è arresa» e che ha come slogan «le radici profonde non gelano». Insomma, tutti personaggi politicamente inequivocabili.

Il secondo appuntamento, promosso da Skinheads Pavia, prevede per il 13 l’esibizione a «supporto dei camerati in difficoltà» di band come i Garrota di Varese, Linea ostile, gli Onda nera da Gaeta e i veneti di Rata Strof Aryan rock. La sigla Skin 4 Skin, che sponsorizza, è quella dell’associazione che sostiene in carcere i detenuti di estrema destra.

Con questo evento si conferma il ritorno sulla scena pavese della componente naziskin dopo la fallimentare avventura londinese di Luca Scuro e di Elia Rizzo (corpo pieno di tatuaggi con svastiche e simboli delle SS) con l’apertura nel 2014 del Cakes’N’Treats, un Vegan coffee-shop con pasticceria a Camden, accusato dagli antifascisti inglesi di essere nei fatti un punto di ritrovo di neonazisti. Dopo un’aggressione a colpi di coltello nei confronti di alcuni stranieri il locale fu chiuso.

La presenza dei Garrota ribadisce l’alleanza con i Do.ra (la Comunità militante dei dodici raggi di Varese). Sostanzialmente si sta formando in Lombardia un nuovo circuito naziskin tra Bergamo (dove opera il Manipolo d’avanguardia), Varese e Pavia. Un circuito distinto e per certi versi concorrente con quello di Lealtà azione con cui ultimamente si sono manifestate alcune ruggini.

Non a caso i pavesi hanno anche di recente dato vita a una propria associazione denominata “Recordari” (nel logo l’ennesima fiamma) che si ripropone apertamente l’obiettivo di conquistare la leadership nella commemorazione dei camerati.

Osservatorio nuove destre
Milano, 18 febbraio 2016
www.osservatorionuovedestre.org