L'incontro con Claudia Cernigoi si è tenuto presso l'ARCI Blob di Arcore

Operazione foibe: tra storia e mito

Malgrado gli attacchi della destra che hanno provocato la defezione dell'amministrazione comunale prima e dell'ANPI poi, più di cento persone hanno partecipato all'iniziativa

Operazione foibe: Claudia Cernigoi

Incontro con Claudia Cernigoi

Photo by Albino Casati

Il 12 febbraio si sarebbe dovuto tenere, ad Arcore, un incontro avente per titolo "Operazione foibe: tra storia e mito" organizzato dall'ANPI con il patrocinio del comune di Arcore. All'incontro avrebbe dovuto partecipare Claudia Cernigoi, giornalista e storica ed autrice di articoli e libri sull'argomento. L'introduzione avrebbe dovuta farla l'assessore alla pubblica istruzione di Arcore. L'iniziativa, che evidentemente si discostava dalle solite celebrazioni acritiche, non è piaciuta alle forze politiche del centro - destra ed è rimbalzata addirittura a livello nazionale soprattutto nell'ambito delle organizzazioni fasciste e leghiste.

L'amministrazione comunale non ha avuto il coraggio di resistere alle pressioni ed ha poi ritirato il patrocinio.

Anche l'ANPI, che in un primo momento aveva confermato l'incontro, decideva successivamente di annullarlo.

A questo punto è arrivata provvidenziale la decisione dell'ARCI Blob di Arcore di assumere in proprio l'organizzazione dell'iniziativa con la motivazione:

«Non potevamo lasciare che ciò accadesse: conosciamo da quasi un decennio la serietà e l'impegno sul "campo" che questi compagni hanno espresso nella ricerca storica concernente i tragici e complessi eventi del confine orientale (durante il periodo fascista prima, e durante la resistenza poi). Non potevamo non rispondere con "fermezza" e "dignità"a una simile provocazione. Ben consci che forse una sala pubblica sarebbe stato un contesto ben più consono per claudia Cernigoi, non avevamo altra soluzione se non ospitandola presso il nostro circolo».

L'iniziativa, che ha visto la presenza di oltre cento persone, ha avuto un buon successo perché è servita a fornire un inquadramento storico e politico circa gli avvenimenti in Istria e Dalmazia prima, durante ed alla fine della Seconda guerra mondiale e come questi fatti siano stati strumentalizzati dai neofascisti. Nemmeno la presenza di un gruppetto di militanti di Casa Pound ha disturbato più di tanto l'incontro.

Come considerazione finale dobbiamo constatare l'aumento, in Brianza, delle provocazioni neofasciste e l'insufficienza della risposta soprattutto da parte delle istituzioni. Preoccupa inoltre l'atteggiamento dell'ANPI, che in Brianza fa un importante lavoro antifascista che va riconosciuto e sostenuto, che non ha ritenuto importante, in questa occasione, contrastare l'aggressione mediatica della destra ma contemporaneamente va considerata con favore e speranza la risposta che c'è stata da parte di forze politiche della sinistra, di associazioni democratiche e di semplici cittadini.

Romeo Cerri
Seregno, 14 febbraio 2017