Oltre la memoria

Gli studenti ebrei del “Manzoni” al tempo delle leggi razziali

Introduzione e sintesi della ricerca condotta nell'anno scolastico 2001/2002 presso il Liceo-Ginnasio “Alessandro Manzoni” di Milano

Introduzione

Scopo della ricerca è stato quello di individuare quanti e quali studenti furono espulsi dal Liceo Manzoni in seguito ai provvedimenti del 2-3 settembre 1938 in base ai quali si vietava agli studenti ebrei di frequentare le scuole pubbliche.

L’iniziativa ha preso l’avvio da un breve seminario su “Fascismo e scuola” tenuto al Manzoni nel dicembre 2000. Leggendo i verbali del Consiglio dei Professori del 15 settembre e del 3 dicembre 1938, in cui l’allora preside Giuseppe Pochettino prospettava prima, e confermava poi,

l’“eliminazione” di una cinquantina di studenti “di razza ebraica”, ci siamo chiesti se fosse possibile reperirne i nomi e controllarne il numero attraverso i documenti dell’archivio storico del nostro Liceo.

La prima fase del nostro lavoro è consistita nel controllo comparato dei registri di iscrizione, scrutini ed esami degli anni 1937-1938 e 1938-1939 di ginnasio inferiore, superiore e liceo: se uno studente aveva frequentato regolarmente nell’anno scolastico 1937-’38 ma il suo nominativo non era reperibile l’anno successivo in nessuna classe della scuola, malgrado fosse stato promosso a giugno o a settembre e non comparisse alcuna indicazione circa un eventuale trasferimento ad altro istituto, si passava a prendere nota del suo nome e cognome, di nome e professione del padre, nome e cognome della madre, classe di provenienza, indirizzo, possibile esonero dall’insegnamento della religione cattolica.

Al termine di questa raccolta di dati, abbiamo controllato quanti e quali cognomi (paterni e materni) dei promossi, respinti o ritirati non reiscritti e non trasferiti in altre scuole rientrassero negli elenchi delle famiglie ebraiche in Italia allora diffusi dal regime[1]. In tal modo siamo giunti a stilare un primo elenco di “probabili” studenti ebrei.

Successivamente abbiamo ottenuto un appuntamento con il dott. Michele Sarfatti, direttore della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano (CDEC), il quale ci ha messo a disposizione per i controlli finali due registri: quello della Comunità ebraica, del 1938, e quello dei ”Residenti ebrei”, redatto dalla Questura di Milano nel 1942,

Siamo giunti così ad individuare 65 nominativi assolutamente certi, e cioè 45 studenti promossi tra giugno e ottobre (probabilmente la “cinquantina” dichiarata dal preside Pochettino), e 20, respinti o ritirati, che non ebbero comunque la possibilità di “ritentare”, al Manzoni o altrove.

Della nostra ricerca si dà qui una breve sintesi. Una copia del testo completo si trova nella Biblioteca studenti del Liceo, nonché in rete all’indirizzo www.liceomanzoni.it.

Introduzione

Le leggi razziali del 1938

Il Regio Decreto Legge 5 settembre 1938, N° 1390, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale N° 209 del 13 dello stesso mese, e riguardante le

disposizioni " per la difesa della razza nella scuola fascista ", imponeva, in sintesi:

Il decreto considerava di razza ebraica chi fosse nato da genitori entrambi di razza ebraica, anche se professasse religione diversa da quella ebraica.

Il decreto, che sarà poi convertito senza modifiche nella legge 5 gennaio 1939, N° 99 (G.U. N° 31, 7 febbraio 1939), anticipava di poco il famoso R.D.L. 17 novembre 1938, N°1728 (G.U. N° 264, 19 novembre 1938), riguardante, tra l'altro, la proibizione dei matrimoni con persone di altra razza, la limitazione dei matrimoni con persone di nazionalità straniera, e, al Capo II, tutte le restrizioni cui avrebbero dovuto andar soggetti gli appartenenti alla razza ebraica, dalla proibizione di prestare servizio militare all'impedimento di essere proprietari o gestori di aziende, terreni, fabbricati; dal divieto di avere personale domestico di razza ariana all'esclusione o all'allontanamento dal lavoro dipendente presso ogni sorta di Ente pubblico o parastatale o aziende annesse, presso banche, assicurazioni,ecc. Questo secondo decreto specificava, per quanto riguarda l’appartenenza alla “razza ebraica”: “ Agli effetti di legge:

  1. è di razza ebraica colui che è nato da genitori entrambi di razza ebraica, anche se appartenga a religione diversa da quella ebraica;
  2. è considerato di razza ebraica colui che è nato da genitori di cui uno di razza ebraica e l'altro di nazionalità straniera;
  3. è considerato da razza ebraica colui che è nato da madre di razza ebraica qualora sia ignoto il padre;
  4. è considerato di razza ebraica colui che, pur essendo nato da genitori di nazionalità italiana, di cui uno solo di razza ebraica, appartenga alla religione ebraica, o sia, comunque, iscritto ad una comunità israelitica, ovvero abbia fatto in qualsiasi altro modo, manifestazioni di ebraismo”. Non è considerato, invece, di “razza ebraica” “colui che è nato da genitori di nazionalità italiana, di cui uno solo di razza ebraica, che alla data del 1º ottobre 1938 - XVI, apparteneva a religione diversa da quella ebraica”.
Il “Manzoni” nel 1938

Il “Manzoni” è, negli anni di cui ci siamo occupati, una delle scuole superiori di maggior prestigio in Milano.

La sua popolazione studentesca raggiunge, nel 1937/38, il numero di 1274 unità; ci sono, nel Ginnasio inferiore (l’attuale scuola media inferiore), cinque sezioni complete, dalla A alla E, e le prime due classi della sezione F; nel Ginnasio superiore, quattro sezioni complete ed una IV E; nel Liceo, tre sezioni complete e le prime due classi della sezione D, per un totale di 38 classi.

Nel 1938/39, nonostante i decreti di espulsione, come avrà a dichiarare il preside Pochettino nel collegio del 3 dicembre 1938, gli studenti arriveranno al numero di 1306, suddivisi in 40 classi: si completeranno cioè la sezione F del Ginnasio inferiore, la E del superiore e la D del Liceo.

Gli studenti iscritti nel 1937/38 e non più presenti nel 1938/39, da noi individuati come ebrei e computati indipendentemente dall’esito del loro anno scolastico, sono una settantina circa, e cioè attorno al 5% della popolazione studentesca.

Nel 1937/38 i docenti sono 61, quasi tutti ordinari, in gran parte iscritti al Partito Nazionale Fascista (l’adesione sarà totalitaria con il 1938/39). Il preside, Giuseppe Pochettino, è, per parte sua, iscritto al partito dal 1921. Nell’anno successivo il numero dei docenti salirà a 63.

Nessun professore del “Manzoni” viene “sospeso e dispensato” dal servizio in seguito alle leggi razziali; tuttavia nell’elenco dei 171 insegnanti di ruolo “di razza ebraica” colpiti da tali provvedimenti in tutta Italia abbiamo ritrovato il nominativo della prof.ssa DORES WEISS - LEVI, che aveva insegnato materie letterarie nel Ginnasio inferiore, corso F, dal 1934/35 al 1936/37, ed aveva ottenuto per il 1937/38 il trasferimento al Liceo “G. Mazzini” di Genova.

TABELLE
 

N° CLASSI
1937/1938

N° ALUNNI
1937/1938

N° CLASSI
1938/1939

N° ALUNNI
1938/1939

GINNASIO INFERIORE

17

618

18

602

GINNASIO SUPERIORE

9

314

10

343

LICEO

12

342

12

361

TOTALE

38

1274

40

1306

N° DOCENTI

1937/1938

1938/1939

GINNASIO INFERIORE E SUPERIORE

37

39

LICEO

24

24

TOTALE

61

63

Verbale della seduta plenaria ordinaria del Collegio dei docenti del “Manzoni” - 15 settembre 1938

E’ il verbale del primo collegio dei docenti dopo l’entrata in vigore delle leggi razziali. Il preside Pochettino dà indicazioni fondamentali per quanto concerne studenti e docenti del “Manzoni” coinvolti (o non coinvolti) nei provvedimenti, oltre ad accennare alle questioni riguardanti i libri di testo di autori “di razza ebraica”.

In seguito a regolare avviso di convocazione tempestivamente comunicato agli interessati, sotto la Presidenza del Capo dell’Istituto, si è riunito, alle ore 16 del 15 settembre, nell’aula di scienze, il Consiglio dei Professori.

[…] Salutati cordialmente i professori tutti e rivolto un ringraziamento sentito a quanti gli hanno scritto durante le vacanze, il Sig. Preside ha ricordato le ore inobliabili trascorse in Roma in occasione del convegno indetto dalla G.I.L. [Gioventù Italiana del Littorio], in un’atmosfera di entusiasmo e di fede che attinse il vertice più alto in occasione della visita al Duce. L’intima fusione tra scuola e organizzazione politica giovanile realizzata nelle persone dei capi fu affermata nel convegno come esigenza suprema per un’efficace e unitaria azione educativa, e tale unione dovrà diventare una realtà operante nella scuola col nuovo anno scolastico.

[…] Il Preside illustra poi i provvedimenti recenti per la difesa della razza e ne fa risaltare il chiaro significato politico. Constata che tutti hanno compilata e restituita la scheda loro inviata e annuncia che, pervenuto l’elenco degli autori di testi scolastici di razza ebraica, si provvederà a completare le sostituzioni già preparate se ve ne fosse bisogno. Nessun insegnante dell’istituto sarà colpito dal provvedimento che esclude i docenti di razza ebraica; dovranno invece essere eliminati circa 50 alunni, di cui una quindicina di stranieri.

[…] Il sig. Preside passa poi ad illustrare le modalità della cerimonia di apertura dell’anno scolastico, per il quale questa volta a Milano ci sarà una cerimonia solenne, unica per tutti gli istituti, onorata dalla presenza di S.E. il Ministro dell’Educazione Nazionale che avrà come ospite il collega del Reich. Gli alunni dovranno intervenire vestendo la divisa delle rispettive organizzazioni del Regime. Tutti i prof. iscritti al Partito indosseranno la divisa fascista e non saranno tollerate eccezioni di sorta.

Fa poi osservare che col nuovo anno funzionerà in tutte le classi l’impianto radio eseguito con fondi anticipati dalla cassa scolastica, la quale spera di rifarsi della spesa con le offerte dei giovani che spera generose e sollecite, anche perché non mancherà loro certamente lo stimolo della propaganda dei professori. Si desidera, in particolare, che ogni classe si paghi l’alto parlante. N.B. = anche il Comune ha contribuito alla spesa d’impianto con £. 2500.

[…] Alle ore 17.30, esauriti gli argomenti posti all’ordine del giorno, la seduta è tolta.

Il Segretario (Domenico Frassi), Il Preside (G. Pochettino)

Verbale della seduta plenaria ordinaria del 3 dicembre 1938 – XVII

Il Preside illustra la consistenza numerica degli alunni e delle classi dell’Istituto dopo “l’eliminazione degli alunni ebrei” ed esorta gli insegnanti ad aggiornare lo stato di famiglia aggiungendovi una “dichiarazione riguardante la razza”.

Il Consiglio dei Professori, tempestivamente convocato con circolare di cui tutti gli interessati hanno preso visione, si è riunito in seduta generale ordinaria alle ore 15 del 3 dicembre 1938 – XVII, nella solita aula di scienze.

[…] Il Sig. Preside accenna, anzitutto, alla consistenza numerica degli alunni e alla loro ripartizione nei corsi e nelle classi. L’Istituto, nonostante la eliminazione degli alunni ebrei, ha non solo conservato ma aumentato i suoi alunni, che sono 1306, ripartiti in 40 classi, avendo il Ministero consentito la istituzione della 3° F negata in un primo tempo.

[…] Tutti gli alunni, osserva poi il Sig. Preside, sono iscritti alla G.I.L.; per alcuni candidati poveri la divisa fu provveduta dalla cassa scolastica. L’andamento disciplinare, buono, nello scorso anno, tanto che si ebbero poche punizioni, si deve soprattutto all’opera dei professori entro e fuori la scuola e al modo con cui essi seppero assicurarsi la collaborazione delle famiglie. Perché le cose procedano per il meglio anche nel nuovo anno basterà applicare coscienziosamente il regolamento interno che, nella redazione dello scorso anno, può ritenersi perfetto. I professori devono perciò ispirarvisi costantemente, devono esigerne l’applicazione dai discepoli, e tutti, non solo quelli di turno, devono occuparsi seriamente della vigilanza negli intervalli.

[…] [Il Preside] si sofferma poi nell’enumerazione dei vantaggi che deriveranno dall’impiego della radio, installata, ormai, in ogni classe, sia nel campo disciplinare sia in quello didattico. Comunicazioni della Presidenza, commemorazioni, conferenze, concerti potranno aver luogo ormai senza esigere spostamenti di alunni né disturbi durante lo svolgimento delle lezioni.

[…] A questo punto il Sig. Preside osserva che ormai bisogna pensare anche alla creazione di una discoteca, anche per potere integrare i corsi di cultura musicale. Poiché è lecito pensare che vi siano alunni disposti a concorrere all’arricchimento della discoteca stessa, i professori sono incaricati di sollecitare la donazione di dischi di musica patriottica, operistica e sinfonica.

[…] Il Preside richiama tutti gli insegnanti alla strettissima osservanza della disposizione che vieta di assegnare al sabato compiti o lezioni per il lunedì, sì che gli alunni possano essere a completa disposizione delle famiglie e delle organizzazioni giovanili nel pomeriggio di sabato e nel giorno di domenica.

[…] Benché non vi sia per la scuola classica un particolare programma di cultura fascista, questa deve informare ogni momento della vita scolastica. Già la scuola ha fatto molto e il materiale raccolto nella mostra dello scorso anno è stato molto lodato dal R. Provveditore. Ma bisogna che, in particolare nei componimenti che si faranno su questi argomenti, vi sia una maggiore aderenza alla vita, alla mentalità, alla sensibilità infantile. Nel ginnasio inferiore, quindi, più che fare esporre delle ideologie, si faranno narrare dei fatti. Il sig. Preside ricorda anche quanto nello scorso anno fu stabilito per abituare i giovani a parlare e a pensare latinamente sì che il latino appaia quasi come una lingua viva.

In particolare fa presente che la materia più comune per le esercitazioni nel parlare latino deve essere attinta proprio al latino stesso come disciplina fondamentale dell’insegnamento classico.

[…] Invita tutti gli insegnanti a voler curare l’aggiornamento dello stato di famiglia, che per molti è in arretrato e incompleto. Tutti dovranno aggiungervi, in particolare, una dichiarazione riguardante la razza.

Infine, sollecitata la massima gentilezza da parte dei professori nei loro rapporti con le famiglie, i quali rapporti sono tanto importanti per il raggiungimento dei fini educativi, il sig. Preside conclude la seduta ricordando l’obbligo tassativo di usare il tu con gli allievi e di pretendere da loro il voi.

La seduta è tolta alle ore 17.30.

Il Segretario (Domenico Frassi), Il Preside (G. Pochettino)

STUDENTI EBREI CHE HANNO REGOLARMENTE FREQUENTATO NELL’ ANNO SCOLASTICO 1937 / 1938 E CHE NON RISULTANO ISCRITTI NELL’ ANNO SCOLASTICO 1938 / 1939

Nella tabella qui di seguito riportata, le date che compaiono nella prima colonna si riferiscono agli elenchi da noi consultati presso il CDEC, e rispettivamente quello della Comunità ebraica del 1938 e quello della Questura di Milano del 1942. Le indicazioni tra parentesi quadra rappresentano delle varianti da noi riscontrate su tali elenchi rispetto ai registri dell’archivio storico del “Manzoni”.

Abbiamo distinto con diverso carattere i nominativi degli studenti che , indipendentemente dal risultato finale, hanno regolarmente frequentato tutto l’anno da quelli che, per vari motivi, si sono ritirati nel corso dell’anno scolastico, fatto salvo comunque il principio che a tutti, indistintamente, è stata negata la possibilità di procedere nei loro studi in scuole pubbliche, al “Manzoni” come altrove.

Una seconda tabella contiene i pochi nominativi di studenti dal cognome ebraico non più presenti nell’anno scolastico 1938 / 39 ma non compresi negli elenchi della Comunità e della Questura, forse perché non iscritti alla prima o perché trasferitisi da Milano prima del 1942, data del secondo elenco.

Elenco Comunità (1938) o
Questura (1942)

COGNOME E NOME

Classe frequentata nel
1937 / 38

1938/1942

ADLER Sofia

II liceo C

1938/1942

ALHADEFF Roberto

IV ginnasio A

1938/1942

ALHADEFF Gabriele

V ginnasio A

1938/1942

AVIGDOR Lyda

IV ginnasio C

1938/1942

BŠHMCorrado

V ginnasio A

1938/1942

BARBOUTH Corinna (Suddita straniera)

I ginnasio C

1938

BENSUSSAN Luciano

IV ginnasio A

1938/1942

BENUSIGLIO Aldo (Suddito straniero)

II ginnasio A

1942

CALABI Lorenzo

V ginnasio A

1938/1942

CAMMEO Maria Rosa

IV ginnasio C

1938/1942

CAVALIERI Renato

I ginnasio A

1942

COEN Giovanna

III ginnasio D

1938/1942

COLORNI Fanny

IV ginnasio C

1938/1942

COLORNI Giorgio

II liceo B

1938

DANA Viviana

IV ginnasio C

1938/1942

EHRLICH Carla

I liceo C

1938/1942

FALCO Anna Marcella

V ginnasio C

1938

FARGION Silvia

IV ginnasio C

1938

FARGION Fernanda

II liceo C

1938

FARGION Bruno

II liceo B

1938

FEIWEL Salvatore

III ginnasio B

1938

FINZI Mirella

I ginnasio C

1938/1942

FLACK [FLACH] Edoarda

I ginnasio C

1938/1942

FLACK [FLACH] Lidja [Lydia]

III ginnasio C

1938/1942

FOA’ Lia

V ginnasio D

1938

FRANCO Enrico (Suddito britannico)

I ginnasio B

1938

FRANCO Odetta [Vittoria] (Suddita straniera)

II ginnasio C

1938/1942

GANI [GANI’] Regina (Suddita straniera)

I ginnasio C

1938/1942

HAIMANN Alberto

II liceo B

1938/1942

HAINEBACH [HEINEBACH] Eleonora

IV ginnasio D

1938/1942

IACCHIA [JACHIA] Duccio

III ginnasio B

1938/1942

IACCHIA [JACHIA] Franca

IV ginnasio C

1938/1942

JARACH [IARACH] Ermanno

IV ginnasio B

1938

LEVI Marcello

IV ginnasio B

1938

LEVI Francesca Luisa

I liceo C

1942

LEVI Gianfranco

IV ginnasio B

1942

LEVI Luciano

II liceo B

1938/1942

LEVI Gabriella

I liceo C

1938

LEVI Rosetta

IV ginnasio D

1938

LEVY Perla (Suddita straniera)

II ginnasio E

1938/1942

LINDER Arrigo [Crich]

IV ginnasio B

1942

MENASCHE’ [MENASCE’] Gianni [Marcello]

I ginnasio D

1938

MENDA Ezra (Suddito straniero)

III ginnasio D

1942

MILLUL Ugo

III ginnasio D

1938

MOLL Marianna (Suddita straniera)

IV ginnasio E

1938/1942

MORPURGO Clara

I ginnasio E

1938/1942

MORPURGO Elena

III ginnasio D

1938/1942

MORPURGO Matilde

I liceo C

1938

MORTARA Guido

IV ginnasio D

1938

MORTARA Marcella

I liceo C

1938/1942

MORTARA Emma

I liceo C

1938/1942

MORTARAAmedeo

I liceo A

1938

NORSA Luigia

I liceo C

1938/1942

PONTREMOLI Emma

V ginnasio D

1938/1942

REINACH Paolo

II ginnasio F

1938

RODITI Silvia

II ginnasio E

1938

RUBERL Riccarda (Suddita straniera)

I ginnasio E

1938

RUBERL Liana (Suddita straniera)

II ginnasio E

1938/1942

SILVERA Cesare

I ginnasio F

1938/1942

SILVERA Renato

I ginnasio F

1938/1942

TEDESCHI Sergio

I ginnasio F

1938/1942

VARONCorinna [Cora]

I liceo C

1938/1942

VARON Silvio

IV ginnasio A

1938/1942

VIVANTI Giacomo

V ginnasio C

Nominativi non ritrovati negli elenchi della Comunità o della Questura, ma ritenuti altamente probabili

Cognome e nome

Classe frequentata nel 1937/38

CALABI Eugenio

V ginnasio A

EHRLICH Gaida
Suddita germanica

I ginnasio E

LEVI-MINZI Carlo

I ginnasio B

REGINA GANI (Prima Ginnasio C) E LA SUA FAMIGLIA

Vogliamo ricordare il modo particolare la vicenda di REGINA GANI, che abbiamo potuto ricostruire attraverso i dati forniti dai registri degli esami e scrutini conservati nell’archivio storico del “Manzoni” o ritrovati nel “Libro della memoria” di Liliana Picciotto Fargion (ed. Mursia, 1991 / 2002) .

Regina nasce a Milano il 7/12/1926 da Giuseppe Gani (o Ganì), commerciante, e da Speranza Zacar (o Zaccar), entrambi di origine greca, rispettivamente di Joannina e di Corfù.

Ha una sorella, Ester, nata nel 1928, ed un fratello, Alberto, del 1934.

Dopo aver frequentato le scuole elementari alla “Ruffini”, sostiene l’esame di ammissione alla I ginnasio presso il nostro istituto nel giugno 1937 ,ed è iscritta in I C per l’anno scolastico 1937/1938. Rimandata in italiano e latino, cade agli esami di riparazione (lo scrutinio è del 20 settembre 1938).

Le norme appena entrate in vigore non le consentono di reiscriversi nella nostra scuola. Come molti altri giovani espulsi dalla scuola pubblica, continua gli studi alla Scuola ebraica di via Eupili.

Nell’estate 1944 i Gani vengono arrestati a Seregno: nell’agosto la madre, in settembre il padre con i tre figli.

Vengono detenuti prima nel carcere di Milano e poi nel campo di raccolta e transito di Bolzano - Gries, da dove il 24 ottobre sono deportati ad Auschwitz, tutti nel medesimo convoglio.

Nel campo di concentramento, la madre ed Alberto non passano la selezione iniziale e vengono uccisi il giorno stesso dell’arrivo, il 28 ottobre; del padre non si sa quando e dove muoia; Regina ed Ester vengono evacuate da Auschwitz dopo l’11 febbraio 1945 per destinazione ignota, ed anch’esse spariscono nel nulla.


[1]Gli Ebrei in Italia (Elenco per cognomi di 9800 famiglie di Ebrei), in “Protocolli” dei “Savi anziani” di Sion, versione italiana con appendice e introduzione, “La vita italiana. Rassegna mensile di politica” diretta da GIOVANNI PREZIOSI, Roma, 1938. Il testo, ampiamente diffuso all’epoca, è presente nella Biblioteca storica del Liceo “Manzoni”.

Barbara Bagliani (II D), Federico Catalfamo (III C), Marco Croatto (III C), Giacomo Di Martino (III C) , Alessandra Maccotta (II D), Luca Marangoni (III C), Laura Olivi (II D), Luca Povoleri (III C), Alessandro Simone Samari (III F)
Milano, 27 gennaio 2003
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