Colpevoli di non essere "autoctone"

Robinie decimate al Parco 2 Giugno di Seregno

La protesta di Rifondazione Comunista, il silenzio degli ambientalisti

Se ne saranno accorti in tanti, tra i frequentatori del parco «2 Giugno». All'inizio della settimana scorsa sono state tagliate diverse robinie (almeno una quindicina) all'interno dell'area dedicata ai cani, nei pressi del Centro sportivo alla Porada.

Robinie tagliate al Parco 2 Giugno L'episodio non è sfuggito in particolare a Rifondazione Comunista, che da tempo sollecita una «Authority» del verde per coordinare e concordare gli interventi sul territorio. Il taglio di alberi avrebbe dovuto essere oggetto di una comunicazione da parte di Giusi Minotti (Prc) già nella seduta di Consiglio comunale di martedì scorso e poi durante la commissione Ambiente di mercoledì. Ma la settimana scorsa, come riferiamo in altra parte del giornale, ha tenuto banco la questione della Metalsinter. L'argomento sarà tuttavia portato all'attenzione dell'assise nella serata di oggi, martedì. «Noi non intendiamo entrare nel merito dell'intervento - ha sottolineato Romeo Cerri - anche se di certo gli alberi non erano malati. Ci saranno anche state delle ragioni, è evidente però che ci sono concezioni diverse del verde e dei parchi. Per questo abbiamo sempre chiesto che, per lo meno, ci si confrontasse prima di prendere le decisioni. Per l'ennesima volta ci troviamo invece spiazzati. Il problema è che nessuno dice niente, anche gli ambientalisti tacciono».

Già nel gennaio del 2001, del resto, Rifondazione aveva chiesto la creazione di una «Authority per i parchi seregnesi», attribuendo ad essa funzioni obbligatorie di proposizione, controllo, coordinamento relative alla gestione del verde.

Il tema è stato riproposto in occasione dell'ultimo Bilancio di previsione, discusso ed approvato nel gennaio scorso.

Giuseppina Minotti Giusi Minotti aveva presentato infatti un'altra risoluzione, chiedendo che venisse individuato un punto di riferimento unico per le tematiche inerenti il verde pubblico, unificando il verde, i parchi, i giardini e la manutenzione in un solo organismo competente (attraverso un nuovo assessorato o la riorganizzazione delle attuali deleghe). La risoluzione era stata peraltro approvata, ma secondo Rifondazione si è ancora ben lontani dell'applicazione.

«Io stessa avevo espresso un voto di astensione sul Bilancio di previsione, anziché votare contro, proprio perché erano state approvate questa ed altre risoluzioni - ha sottolineato Minotti - Ma anche stavolta si è deciso tutto senza alcuna discussione preventiva».

Il partito, che tra l'altro più volte ha garantito alla maggioranza il numero legale in Consiglio comunale, rimprovera dunque all'Amministrazione la sostanziale assenza di confronto su questa ed altre tematiche.

Elisa Erba
Seregno, 24 febbraio 2004
da "Il Giornale di Seregno"