388 mila metri cubi di abitazioni regalati alla speculazione edilizia

FORMIGONI REGALA LA CASCINAZZA A PAOLO BERLUSCONI

Dichiarazione di Gianni Confalonieri (PRC - Brianza)

“Lo diciamo dai tempi della nuova legge urbanistica. Ma questo provvedimento regionale si può ancora bloccare: serve una grande mobilitazione”.

“Un provvedimento che mette a rischio di cementificazione selvaggia una delle ultime e più importanti aree verdi di Monza, a tutto ed esclusivo beneficio del signor Paolo Berlusconi”.

Così Gianni Confalonieri, candidato al Senato della Repubblica per Rifondazione Comunista, commenta il progetto di legge di modifica delle Legge regionale per il governo del territorio approvato dalla Giunta Formigoni.

“Con questo pdl - spiega Confalonieri - si vuole fare in modo che sulla Cascinazza possano essere edificati addirittura 388 mila metri cubi di abitazioni, quelli previsti dal vecchio Piano regolatore del 1971. E, considerato che la maggior proprietaria dell’area è proprio una società edilizia di Paolo Berlusconi, non è difficile immaginare chi trarrà i benefici dell’operazione a scapito della tutela del territorio”.

“Insomma - incalza Confalonieri, già capogruppo del Prc in Regione - avevamo già capito e denunciato che l’accanimento su Monza, con la Legge regionale del territorio che proibisce al Comune l’adozione di varianti al Piano regolatore, si poneva un obiettivo preciso. E questo pdl lo conferma totalmente: Formigoni e la sua maggioranza consegnano nelle mani del fratello del Presidente del Consiglio, con una legge ad hoc, la speculazione edilizia sull’area della Cascinazza”.

“Non c’è davvero limite all’indecenza - conclude Confalonieri - ma la vicenda non è chiusa. Il pdl deve ancora arrivare in Commissione e passare poi in Aula. E’ quindi più che mai necessaria una grande mobilitazione per bloccare questo provvedimento e contrastare gli interessi immobiliari sulla Cascinazza e sulle aree verdi di Monza. Rifondazione Comunista sarà in ogni sede impegnata in tal senso”.

Redazione di Brianza Popolare
Monza, 24 marzo 2006