Il 24 novembre 2008, a Roma si costituirà il Comitato per un'alternativa energetica, basata
sulle fonti rinnovabili e il risparmio, anziché su un ingiustificato aumento dei consumi e
sull'uso delle fonti fossili e di quella nucleare, come propone il Governo. Berlusconi e il suo esecutivo,
nel quadro del progettato rilancio del nucleare, promettono di individuare entro sei mesi i territori
destinati ad ospitare le centrali, violando così una precisa volontà popolare espressa
con un referendum che a grande maggioranza aveva deciso di chiudere con il nucleare.
Non aspetteremo che siano individuati i siti nucleari per opporci a questa scelta e non lasceremo
sole le località che rischiano di subire una decisione antidemocratica, calata dall'alto e
per di più
militarizzata nell'attuazione.
Sosterremo il diritto delle popolazioni locali a fare valere la loro opinione anche, se necessario,
con referendum territoriali, tanto più che costruire nuove centrali nucleari contrasterebbe
con l'impostazione dei piani Energetico Ambientali Regionali già approvati. Porteremo in ogni
luogo una battaglia delle idee, la controinformazione e per questo sollecitiamo la preziosa collaborazione
del mondo scientifico e di quello intellettuale e di quanti possono contribuire in tutte le forme
democratiche a sensibilizzare l'opinione pubblica: il nucleare è una scelta che va contrastata
e sconfitta nel paese.
A questo scopo diamo vita ad un Comitato attraverso il quale organizzare, insieme a tutti gli altri
soggetti associativi che si mobiliteranno sul territorio, il rifiuto popolare di questa tecnologia
intrinsecamente insicura e incapace di smaltire i rifiuti radioattivi che produce.
L'obiettivo che ci poniamo è di fare avanzare un'altra proposta di politica energetica basata
sulle fonti rinnovabili e sul risparmio energetico, la sola scelta che permette di dare energia pulita
al paese e contemporaneamente di ridurre le emissioni climalteranti. In linea quindi con gli obiettivi
che l'Unione Europea renderà vincolanti nei prossimi mesi: ridurre, entro il 2020, del 20%,
forse del 30% i gas serra attraverso un aumento del 20%, sia dell'efficienza energetica che delle
fonti rinnovabili, mentre il Governo Berlusconi sta apertamente boicottando gli orientamenti europei
rispetto al raggiungimento dell'autonomia energetica e del sostegno agli obiettivi di Kyoto.
Sono questi parametri i punti di riferimento di un nostro Piano Energetico Nazionale, la cornice
entro la quale iscrivere le singole azioni, le scelte tecnologiche, la riconversione ecologica delle
industrie più
energivore, la riduzione dei rifiuti, il cambiamento del peso del trasporto individuale e su gomma.
Ci proponiamo di elaborarlo con il concorso più ampio delle popolazioni, sottoponendolo al
giudizio dei cittadini, anche attraverso la presentazione di un progetto di legge di iniziativa popolare.
La nostra non sarà la sola iniziativa contro questa scelta sciagurata del Governo e quindi è nostra
volontà
coordinarci con tutte le altre strutture di mobilitazione, con le associazioni ambientaliste, con
le persone del mondo della cultura e della scienza, con i sindacati, con le Regioni, con i Comuni
disponibili .
Gli argomenti possono essere diversi ma ciò che conta
è unire le forze sull'obiettivo comune di una nuova politica energetica e del NO al nucleare.
Berlusconi e i suoi ministri cercano di convincere che compiono questa scelta in nome della lotta
ai cambiamenti climatici e per garantire energia abbondante e poco costosa al paese rafforzando anche
la sua autonomia energetica.
Queste affermazioni sono entrambe false: il nucleare non serve né a combattere i cambiamenti
climatici né a ridurre la bolletta energetica del paese e per di più è un enorme
consumatore di acqua, bene sempre più scarso.
Va quindi rifiutato per le seguenti ragioni:
E quindi irrealistico pensare di uscire dai fossili rilanciando il nucleare, anzi in Francia una
massiccia presenza del nucleare (78%) si accompagna ad un consumo pro capite di petrolio maggiore
che in Italia.
Uscire dal petrolio e dalle energie fossili e non rinnovabili senza il nucleare si può.
E' matura, tecnologicamente ed economicamente, una scelta energetica a favore del risparmio energetico
e delle energie rinnovabili che un programma di incentivi pubblici e l'utilizzo della leva fiscale
possono e devono promuovere
Il paese può e deve essere più efficiente e non sprecare energia.
Questo
è il primo obiettivo che ci proponiamo. Si calcola che metà dei consumi energetici
italiani sono in realtà sprechi derivanti da usi poco razionali ed inefficienti dell'energia.
Si può puntare molto in alto con il risparmio energetico, fino a risparmiare il 50% dell'energia
oggi usata per garantire i servizi di illuminazione, riscaldamento, rinfrescamento, mobilità,
usi industriali. Sono necessari interventi per aumentare l'efficienza dell'uso dell'energia e per
correggere gli sprechi, sviluppando politiche di sufficienza diffusa nel territorio può portare
a ridurre i consumi di energia, pur mantenendo standard elevati di vita, e per questo occorre puntare
a risparmi significativi sia per il sistema economico che per il rispetto degli impegni di Kyoto,
peraltro già oggi insufficienti di fronte ai cambiamenti climatici.
E' possibile e realistico puntare all'obiettivo di procurare al paese gran parte dell'energia che
gli è veramente necessaria attraverso le fonti rinnovabili.
Lo si può fare, come dimostrano le esperienze di molti paesi, Germania e Spagna in particolare
incentivandone l'installazione diffusa con lo strumento del
"conto energia" che ha dimostrato nei paesi che l'hanno adottato di funzionare e aumentare
notevolmente la capacità rinnovabile installata
Sono due strade alternative:
Quella del Governo non garantisce autonomia energetica al paese è
antidemocratica, costosa, pericolosa per la salute delle persone e l'ambiente, oltre che poco utile
per ridurre le emissioni climalteranti e ci isola dall'Europa .
La politica energetica da noi indicata invece riduce la nostra dipendenza energetica, sviluppa la
ricerca e l'innovazione nelle attività produttive, fornisce i servizi energetici usando fonti
rinnovabili (un barile di petrolio corrisponde ad un metro quadrato di pannello solare) che non alterano
il clima e che sono diffuse sul territorio e quindi facilmente controllabili dalle popolazioni, oltre
a promuovere un diverso sviluppo, creando nuova occupazione di qualità.
Questa è l'alternativa che proponiamo:
Sono queste le ragioni per cui decidiamo di promuovere un Comitato per il No al Nucleare e per il
SI ad una politica energetica alternativa di risparmio e sviluppo delle fonti rinnovabili e per questo
convochiamo un'Assemblea aperta a Roma lunedì 24 novembre, alle ore 14 presso il centro Congressi
di via Frentani 4, aperta a tutti i contributi .
Mario Agostinelli, Vittorio Agnoletto, Mario Albanesi, Fabio Alberti, Giuseppe Amari, Marcello Amendola, Antonio Amoroso, Valentina Araldi, Franco Arqada, Alessandro Baldussi, Fulvia Bandoli, Angelo Baracca, Andrea Baranes, Vittorio Bardi, Paola Barassi, Katia Belillo, Giovanni Bellini, Natale Belosi, Paolo Berdini, Giorgio Beretta, Giovanni Berlinguer, Maddalena Berrino, Marco Bersani, Massimo Binci, Elio Bonfanti, Massimo Bongiovanni, Roberto Brambilla, Giorgio Braschi, Antonio Bruni, Mauro Bulgarelli, Paolo Cacciari, Paolo Cagna Ninchi, Luisa Calimani, Alberto Calza Bini, Valerio Calzolaio, Maria Campese, Elisa Cancellieri, Sergio Caserta, Antonio Canu, Luisella Caria, Gianni Cabinato, Mario Carucci, Bruno Ceccarelli, Carlo Cellamare, Paolo Cento, Franco Chiaramonte, Giuseppe Chiarante, Angelo Chiattella, Lilia Chini, Giuseppe Ciliberto, Marcello Cini, Paolo Ciofi, Nicola Cipolla, Tullio Cipriano, Lisa Clark, Flavio Conti, Elisa Corridoni, Giorgio Cremaschi, Alberto Deambrogio, Walter De Cesaris, Paolo De Marchi, Loredana De Petris, G.Carlo Desiderati, Sandro Del Fattore, Paolo Del Vecchio, Tana De Zulueta, Valeria Di Blasio, Pino Di Maula, Piero Di Siena, Pippo Di Falco, Raffaele Decimo, Angelo Diciotti, Anna Donati, Antonio Faggioli, Franco Ferretti, Lodovico Ferrone, Alessandra Filabozzi, Antonio Filippi, Domenico Fininguerra, Dario Fo, Pietro Folena, Antonio Fiascone, Primo Galdelli, Giuseppe Gavioli, Sergio Gentili, Alfonso Gianni, Roberto Gili, Giovanna Giorgetti, Giampiero Godio, Alfiero Grandi, Pietro Greco, Umberto Guidoni, Margherita Hack, Maria Dolores Lai, Nicoletta La Gioia, Giorgio Lion, Mirko Lombardi, Michele Losappio, Simone LoSavio, Simonetta Lombardo, Anna Luise, Ombretta Luongo, Walter Mancini, Nicoletta Marietti, Giuliano Martinetti, Dionisio Masella, Gianni Mattioli, Ugo Mazza, Giorgio Mele, Paolo Menichetti, Roberto Meregalli, Massimo Mezzetti, Maria Pia Montesi, Sandro Morelli, Roberto Musacchio, Gianni Naggi, Antonella Nappi, Alfonso Navarra, Amalia Navoni, Giorgio Nebbia, Luca Nencini, Nicola Nicolosi, Alfio Nicotra, Ferruccio Nobili, Corrado Oddi, Giovanni Oliva, Stefano Oriano, Michela Ottavi, Moni Ovadia, Elio Pagani, Manuela Palermi, Gianni Palumbo, Milena Pari, Giorgio Parisi, Renato Patrito, G.Paolo Patta, Dijana Pavlovic, Corrado Perna, Ciro Pesacane, Graziano Pestoni, Paolo Pietrangeli, Tommaso Pirozzi, Silvana Pisa, Carlo Podda, Giuseppe Pinna, Franca Rame, Carla Ravaioli, Francesca Redavid, Simona Ricotti, Giovanna Ricoveri, Natale Ripamonti, Elio Romano, Mario Sai, Nanni Salio, Vittorio Sartogo, Massimo Scalia, Enzo Scandurra, Tomas Schmid, Giorgio Schultze, Massimo Serafini, Monica Sgherri, Gianni Silvestrini, Massimiliano Smeriglio, Tommaso Sodano, Pietro Soldini, Morando Soffritti, Pier Luigi Sostano, P.Luigi Sullo, P.Giorgio Tiboni, Massimo Torelli, Aldo Tortorella, Massimo Totorelli, Gabriele Trama, Claudio Treves, Lucio Triolo, Pierattilio Tronconi, Anita Uccheddu, Francesco Vignarca, Vincenzo Vita, Alberto Vitali, Alex Zanotelli, Angelo Zola, Umberto Zona