Varedo: incendio doloso nella ex-SNIA

Brianza: “Terra dei fuochi bis”?

2 mila tonnellate di rifiuti incendiate
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Incendio ex-SNIA

Incendio alla ex-SNIA

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Sabato 25 Settembre, a Varedo, è scoppiato un incendio. Uno dei tanti che, sempre più spesso, vengono appiccati in capannoni dismessi colmi di rifiuti tossici.

E' la prassi adottata dalle ecomafie, ben radicate in Lombardia e nella nostra provincia, che a Varedo hanno bruciato 2.000 tonnellate di rifiuti stipati in un capannone abbandonato di 20.000 metri quadri, all'interno della ex-area industriale SNIA (450 mila metri quadrati, la più vasta in Lombardia).

Generalmente non si sa dove i rifiuti vengano stivati illegalmente. Spesso questi incendi scoppiano quando gli inquirenti sono vicini a localizzare il sito ed urge far sparire ogni traccia che possa far individuare i responsabili di queste illegali e lucrose attività.

A Varedo, Sindaco e Giunta erano ben al corrente di questa incresciosa situazione perché già nel 2019 - come sostiene la Presidente della Commissione Regionale Antimafia - un sopralluogo delle Commissioni Antimafia ed Ambiente aveva evidenziato l'accessibilità dell'area ed i capannoni erano sprovvisti di qualsiasi protezione o controllo.

Già da allora, l'attuale Amministrazione di centro-destra conosceva le associazioni a delinquere che stoccavano i rifiuti, come ha candidamente dichiarato il Sindaco, perché condannate e perché hanno "danneggiato l'immagine del Comune". Alle parole non sono tuttavia seguiti fatti concreti dando l’impressione di un sostanziale immobilismo quando il dovere di tutelare la salute dei concittadini avrebbe richiesto le necessarie azioni di controllo e messa in sicurezza.

Bisognava anzitutto rendere inaccessibile l'area impedendo così il traffico di mezzi che trasportavano i rifiuti in balle.

La decisione, poi, di non farsi carico dello smaltimento dei rifiuti già immagazzinati ha esposto non solo i suoi concittadini ma anche quelli dei paesi limitrofi a pesanti ed inutili rischi per la salute.

E' da improvvidi "adesso" rassicurare che non ci fossero rifiuti tossici stoccati: poteva il Sindaco esserne sicuro prima dell'accaduto? Senza contare il fatto che la combustione incontrollata di rifiuti porta comunque a composti tossici.

Come ha potuto sottovalutare questo rischio unito al danno procurato all'ambiente?

PRC - Federazione di Monza e Brianza, Circoli di Muggiò, Nova e Seregno
Monza, 29 settembre 2021