11 febbraio 1996

Redazione de "Il Cittadino"

Spettabile Redazione,
scrivo a nome di Rifondazione Comunista dopo aver letto le affermazioni di Piero Mozzanica rilasciate nel corso della conferenza stampa di "Seregno Democratica". Queste affermazioni, nei punti che riguardano il PRC, sono o non veritiere o rappresentano una caricatura delle nostre posizioni.
Pare quasi che Mozzanica sia vissuto sulla Luna durante tutto il periodo delle elezioni amministrative e che, tornato sulla terra, non comprenda bene cosa sia nel frattempo successo.
Mi sforzerò pertanto di riassumere i fatti in modo che gli siano comprensibili.
In merito alla presentazione elettorale non è vero che abbiamo proposto "l'unione della sinistra" ma la nostra proposta è stata, da sempre, quella di una larga coalizione di forze democratiche dal PPI a Rifondazione Comunista in grado di battere la destra. Avremmo preferito una presenza autonoma delle varie forze politiche con i propri simboli ma, a seguito anche della presa di posizione dei Verdi, decidemmo di accettare anche una lista unitaria. Si poté così constatare che non era l'aspetto tecnico ad ostacolare l'accordo elettorale ma proprio la nostra presenza: come risultato anche i Verdi decidevano di non aderire a Seregno Democratica. Mozzanica afferma che proprio la nostra non-presenza ha consentito a Perego di vincere. Ricordiamo che a Desio è avvenuto proprio il contrario e che lo stesso sarebbe successo a Seregno e che il nostro appoggio a Perego è avvenuto tramite un manifesto pubblico con tanto di simbolo di Rifondazione cosa che, secondo la teoria di Mozzanica, avrebbe dovuto far scappare l'elettorato moderato...
Non è vero inoltre che abbiamo "chiamato a rapporto Seregno Democratica" dopo la vicenda commissioni consiliari è invece vero che abbiamo chiesto ( quattro giorni prima del voto in Consiglio Comunale) un incontro con Seregno Democratica al fine di chiarire le rispettive posizioni. Tale nostra richiesta era determinata dal fatto che, ad oltre un mese dal ballottaggio e malgrado le promesse preelettorali del sindaco di ritrovarsi attorno ad un tavolo il giorno dopo l'eventuale vittoria, la maggioranza sembrava sparita con il bottino (dei voti) e non mostrava alcun anelito relativo ad un possibile confronto sulle cose da fare. Nel corso di tale riunione l'atteggiamento del coordinatore di Seregno Democratica, Gianni Bottalico, è stato quello di non voler assolutamente modificare le decisioni ormai prese. Ci sembra che il modo di pensare e di agire della maggioranza sia chiaramente espresso da Mozzanica il quale afferma che: "Noi non dobbiamo spiegazioni di quanto accade"... Tale affermazione è peraltro e disgraziatamente del tutto in linea con le mode monarco-presidenzialistiche del momento presente.
Noi invece riteniamo che i dirigenti di Seregno Democratica debbano dare spiegazioni di ogni atto che compiono specie quando si trovano in contrasto con quanto sostenuto da altri aderenti del loro stesso raggruppamento i quali non riescono a comprendere i reali motivi di tali comportamenti e che vorrebbero finalmente occuparsi di problemi politico-sociali piuttosto che mettersi a costruire steccati contro la sinistra comunista.
In ogni caso debbano spiegare agli elettori di Rifondazione Comunista se sono stati turlupinati o se al contrario è possibile una qualche collaborazione su un piano di pari dignità per cercare di affrontare i tanti problemi che affliggono i nostri concittadini.

Cordiali saluti

Cerri Romeo
(Per il Direttivo del PRC)