La variante generale del PRG, di recente approvata, non contiene alcuna delle nostre proposte sulla
gestione del territorio, ha gli stessi difetti della variante parziale dello scorso anno e dunque
non può avere il nostro consenso.
In sintesi:
- Il punto di partenza degli estensori del piano è la preoccupazione di non scontentare
l'interesse individuale dei proprietari delle aree ai quali è subordinata la possibilità,
anche progettuale, di realizzare le (poche) opere pubbliche previste.
- La funzione del comune non è così quella di progettare un sistema organico di
opere e servizi per la Seregno del futuro ma più modestamente quella di progettare per conto
dei proprietari e realizzare (a spese della collettività) ciò che loro non possono
fare autonomamente e cioè strade, parcheggi e qualche inserto di verde con funzione cosmetica
(il verde piace anche ai ricchi!).
- Conseguentemente il nuovo PRG appare più come un mosaico di interventi specifici (ben
33 comparti di ristrutturazione) senza una visione urbanistica generale almeno come noi la intendiamo.
- C'è un eccessivo consumo del territorio, anche in zone che sarebbe stato meglio salvaguardare,
dovuto proprio alla volontà di non scontentare nessuno dei proprietari dei suoli.
- Un vero assurdo urbanistico, perché contribuirà ad aumentare il traffico veicolare
verso il centro, è la previsione di un parcheggio sotterraneo in piazza Risorgimento (assieme
ad altri tre nelle vicinanze !) ed il progetto di sistemazione di corso Matteotti (senza pista
ciclo pedonale).
- Il centro viene inoltre sovraccaricato di funzioni che sarebbe stato meglio decentrare: allargamento
del palazzo comunale, sede dell'AMSP, mercato.
A Seregno ci sono centinaia di alloggi liberi e se ne vorrebbero costruire altre migliaia, per chi?
Non viene invece individuato nessun comparto da destinare a chi ne avrebbe effettivamente bisogno.
Niente per l'edilizia economica e popolare e per gli interventi delle cooperative.
La maggioranza che governa Seregno vive un momento di euforia perché il PRG è stato
approvato senza incontrare ostacoli.
Crediamo che ciò dipenda appunto dal fatto che la Seregno che conta (proprietari di aree,
professionisti, immobiliari,.) si riconosca in questo PRG e l'altra Seregno o non ha avuto modo di
esprimersi o non è stata ascoltata o si è ormai rassegnata al meno peggio.
Ci sarebbe da rimarcare il silenzio di certi personaggi e certe forze politiche e sociali che in
altri tempi avrebbero urlato contro «la speculazione edilizia» e che ora invece sembrano
assecondarla.
L'abbiamo già detto la scorsa volta: temiamo purtroppo di essere rimasti in pochi ad avere
queste preoccupazioni.