ARTICOLO PER SEREGNO NEWS (NUMERO 47 - SETTEMBRE 2003)

Condoni, abusi edilizi, affitti.

Costruttori premiati.

C'è in Lombardia una legge che consente di utilizzare i sottotetti a scopo abitativo ed in deroga ai piani regolatori. L'intenzione dichiarata era quella di far sì che le famiglie potessero ricavare locali ad esempio per i figli che formano una nuova famiglia. Uno scopo strappalacrime, difficile da contrastare, che però si poteva ottenere in modo più rispettoso dell'autonomia dei comuni, e la legge fu approvata (contraria Rifondazione Comunista). Come sempre accade i peggiori delitti sono nascosti da buone intenzioni ed ecco apparire il trucco. Infatti, se pochi sono i sottotetti riutilizzati molte di più (quasi tutte) sono le nuove abitazioni che approfittano della legge. Come? Semplice, si arriva all'ultimo piano di progetto, si lasciano mozziconi di pilastri con tanto di ferri in bella vista, si costruisce un tetto fasullo, si chiede il recupero del sottotetto, si abbatte il tetto falso, si prolungano i pilastri, si costruisce il piano in più e si posa il tetto vero. Il tutto in modo perfettamente legale.

Abusivi condonati.

Il governo sta preparando l'ennesimo condono edilizio, si potrà condonare qualsiasi abuso fino a 250 metri quadri (cioè due appartamenti!) e ne usufruiranno più di 350 mila edifici costruiti in assenza di qualunque autorizzazione e non meno di 25-30 mila esercizi commerciali sorti senza autorizzazioni su aree demaniali o zone tutelate da un punto di vista ambientale. Un regalo a chi considera la legge un fastidio inutile (l'esempio viene dall'alto), alla mafia ed alla camorra ed un vero schiaffo per chi invece si è comportato secondo le norme e per chi si sforza di salvaguardare il territorio italiano.

Inquilini taglieggiati.

Il problema della mancanza di case popolari, di abitazioni ad affitto equo in particolare per i giovani e gli anziani, dell'esosità dei padroni di casa, degli affitti tutto o in parte in nero, dell'assenza di potere contrattuale da parte degli inquilini lungi dall'essere risolto è invece in via di aggravamento.

L'abolizione dei contratti a tempo indeterminato, sostituiti da quelli a termine, ha consegnato gli inquilini nelle mani dei padroni di casa, in ciò coadiuvati da amministratori ed avvocati compiacenti, poiché la minaccia dello sfratto per finita locazione (in forte aumento) basta e avanza a far ingoiare qualsiasi sopruso.

Così si hanno aumenti dei canoni spropositati e di molto al di sopra dell'inflazione reale e famiglie per le quali il costo della casa è la voce principale che condiziona pesantemente qualsiasi altra spesa anche se necessaria.

Molte sono le persone colpite anche se poche sono quelle che dichiarano pubblicamente la loro situazione a causa di un atteggiamento di riservatezza e pudore di cui si approfittano i proprietari di case.

Così ci sembra che debbano essere le forze politiche e sociali e le istituzioni a farsi carico della situazione, a presentare e sostenere proposte di legge, a inserire nei programmi elettorali impegni relativi al problema abitativo.

Giuseppina Minotti
Capogruppo del PRC al Comune di Seregno
Seregno, 17settembre 2003
da «Seregno News»