Nel momento in cui scriviamo, 24 gennaio, la situazione relativa ai rapporti tra Rifondazione Comunista ed il Centro sinistra, in vista delle elezioni del 3 aprile, continua a rimanere pessima e non per responsabilità nostre.
Dopo mesi di scarica barile, in particolare tra DS e Margherita, ci è stato detto chiaramente che non c’è la volontà di arrivare ad un accordo politico - elettorale tra Seregno Democratica e Rifondazione Comunista.
La motivazione ufficiale è che l’elettorato moderato vedrebbe con preoccupazione i comunisti al governo della città.
Eppure la stessa nostra proposta, che DS e Margherita non vogliono prendere in considerazione, è giudicata ragionevole e praticabile non solo dal popolo della sinistra, che ci siamo preoccupati di consultare, ma anche da molti nostri concittadini che si definiscono “moderati”. Questi, infatti, non considerano negativamente la presenza dei “comunisti” in giunta ma semmai, visti gli esempi nazionali e regionali, l’eventualità di un governo cittadino in mano al centro – destra. Va anche detto che la prospettiva di una futura amministrazione priva di coraggio rispetto alle scelte sociali non è di quelle che possano entusiasmare l’elettorato democratico seregnese. Basta leggere il recente documento delle Acli, che abbiamo pubblicato per intero sul sito Brianza Popolare, per farsene una ragione.
La nostra proposta da un lato risponde alla richiesta di unità e di novità dell’elettorato non berlusconiano e dall’altro lato è anche l’unica che potrebbe permettere la vittoria contro il centro destra, forse già dal primo turno, come già è avvenuto alle elezioni provinciali dello scorso anno.
Rifondazione Comunista dichiara, da diversi mesi, di essere disponibile ad una alleanza con il Centro sinistra e che questa disponibilità può assumere la forma della presentazione di una propria lista in una coalizione di partiti e/o di liste civiche sulla base di un programma condiviso e di un candidato sindaco espressione di tutta la coalizione.
Abbiamo affermato che una coalizione comprendente Rifondazione Comunista permetterebbe di discutere e progettare per il futuro dei Seregnesi e di far politica e amministrazione in modo unitario, responsabile e rispettoso delle diversità tra le forze politiche ed anche di rappresentare in modo più efficace le istanze ambientaliste, sociali e culturali della parte di cittadini fino ad ora esclusi.
Questo può danneggiare e spaventare l’elettorato moderato?
A tutt’oggi non abbiamo molte speranze che Seregno Democratica cambi opinione e questo ci costringerebbe ad una presentazione autonoma. In questo caso faremo il possibile per ottenere consensi e voti che confermino il buon lavoro che abbiamo fatto in questi anni di presenza critica e propositiva in Consiglio Comunale e che investiremo nel lavoro futuro.
Qualora invece Seregno Democratica decidesse coraggiosamente di cambiare rotta e dimostrerà di credere fino in fondo all’unità del centro sinistra e della società civile allora collaboreremo a portare avanti un programma che parta dagli interessi dei cittadini e che dunque comprenda: la partecipazione democratica, uno stop alle privatizzazioni a partire dall’AEB, una maggiore attenzione alla realtà del lavoro a partire dal precariato, l’ambiente, la cultura, l’accoglienza degli immigrati, l’assistenza a partire dalle persone non autosufficienti, la casa in affitto, uno sviluppo di Seregno non dipendente dalle convenienze e dai capricci delle immobiliari, ...
Dal mese di dicembre il PRC di Seregno in collaborazione con il Punto Rosso ha attivato un forum di discussione, aperto a tutti, sui contenuti della prossima campagna elettorale. L'indirizzo del forum è: www.brianzapopolare.it/forum/.
Rifondazione Comunista pubblica direttamente un proprio sito web (http://digilander.libero.it/PRCseregno - dove potrete trovare circa 400 documenti riguardanti l'attività del PRC di Seregno dal 1995 ad oggi.
Per le notizie riguardanti la Brianza, il PRC partecipa, con il Punto Rosso, al progetto informativo Brianza Popolare (https://www.brianzapopolare.it/), il sito è aggiornato frequentemente e ormai contiene circa 2.150 documenti e diverse migliaia di foto.