ARTICOLO PER SEREGNO INFORMA (NUMERO 15 - NOVEMBRE 2008)

Il PRC ha aderito allo sciopero generale del 12 dicembre

PAGHI LA CRISI CHI L'HA CAUSATA

L'attuale grave recessione economica è il risultato di anni di politiche a favore del libero mercato. Mentre i ricchi sono diventati sempre più ricchi, le lavoratrici e i lavoratori, i giovani precari e i pensionati sono sempre più poveri. Servirebbe un'inversione di tendenza delle politiche sociali, riprendere la lotta all'evasione fiscale, aumentare le tasse sulle grandi ricchezze, sulla finanza, sui grandi patrimoni immobiliari, ma il governo salva le banche e i banchieri mentre taglia i fondi per le scuole, per la sanità e per le pensioni.

DIFENDERE l'OCCUPAZIONE

Bisogna fermare i licenziamenti e la chiusura delle aziende. Occorre una politica industriale che punti alla difesa dell'occupazione, combatta le delocalizzazioni, investa sulla ricerca e sulla qualità. Occorrono investimenti pubblici per la compatibilità ecologica dell'industria, per l'energia pulita, per uno sviluppo delle città e delle periferie legato ai bisogni reali delle persone.

FERMARE LA PRECARIETà€

Bisogna cambiare le leggi che hanno fatto dilagare la precarietà del lavoro e che oggi, con la crisi che avanza, produrranno centinaia di migliaia di disoccupati. Deve finire la persecuzione del lavoro migrante, ricattato nei suoi diritti fondamentali con la minaccia di perdere il permesso di soggiorno. Più sicurezza per i migranti significa più diritti per tutti.

DIFENDERE IL SALARIO

Bisogna aumentare le retribuzioni dei lavoratori. Per sostenere il reddito dei lavoratori e dei pensionati bisogna ridurre le tasse sulle retribuzioni e sulle pensioni medio basse, detassare la tredicesima per tutti o dare un “bonus” a chi la tredicesima non l'ha, detassare la cassa integrazione, ripristinare la scala mobile. Occorre un intervento sui prezzi e ridurre i mutui sulla prima casa e gli affitti.

Va sviluppata la sanità pubblica e rafforzato il sistema delle pensioni pubbliche.

CHE COSA STA SUCCEDENDO NELLA SCUOLA SEREGNESE?

La cosiddetta Riforma Gelmini ha provocato proteste anche nel mondo della scuola seregnese. I primi a muoversi sono stati docenti e non docenti degli Istituti di Base, il 15 è stata la volta degli Istituti superiori Levi e Bassi, poi il grande successo dello sciopero del 30.

Il gruppo consiliare del PRC ha presentato un ordine del giorno dal titolo: “Difendiamo la Scuola Pubblica”. Nell'ODG si chiedeva una riflessione sui provvedimenti legislativi che riguardano 7000 famiglie seregnesi che hanno figli a scuola, individuando i nodi principali: in primo luogo la scomparsa del tempo pieno nella scuola elementare e di quello prolungato nella scuola media nonché la presenza del maestro unico dalle prime elementari, ma non è stato approvato dalla maggioranza di centro destra. Speriamo che i seregnesi non se ne dimentichino, in futuro.

Giuseppina Minotti, Francesco Mandarano
Consiglieri del PRC al Comune di Seregno
Seregno, 21 novembre 2008
da «Seregno Informa»