Un cartello pubblicitario di una immobiliare recita: “Vendesi Seregno”. È proprio quello che la giunta di centro destra sta facendo. Un pezzo alla volta si dismettono, si vendono o si privatizzano spazi e strutture pubbliche per far cassa o perché “non sanno cosa farne”. L’ultimo caso è la sala di piazza Biella, 280 mq di superficie, destinabile ad attività pubbliche (mostre, conferenze, associazionismo) che invece sarà venduta. Seregno, seconda città della Brianza, consolida così l’ultimo posto quanto a dotazione di spazi pubblici.
La legge regionale, detta “Piano casa”, non riguarda la costruzione di case popolari (come il titolo lascia intendere) ma consente l’edificazione su tutto il territorio lombardo in deroga ai piani regolatori: un vero e proprio “Piano cementificazione”. Così i 1513 comuni lombardi si sono visti costretti a deliberare “eccezioni alla legge” per evitare la devastazione del territorio. Abbiamo votato contro una delibera “cerotto” proposta dalla maggioranza perché il centro destra è stato concorde nel sostenere la Legge Regionale definendola “buona se non ottima” e perché lascia in ogni caso senza difese larga parte del territorio seregnese.
I consiglieri del PRC, in seguito a notizie apparse sulla stampa locale, dopo un sopralluogo e costatato gravi difetti progettuali nonché pessime rifiniture, hanno deciso di proporre una Commissione d’Indagine per accertare i vari livelli di responsabilità. La proposta è stata accettata dal Consiglio Comunale. I suoi componenti, uno per ogni gruppo, sono stati nominati nella seduta del 13 ottobre. Entro 90 giorni la Commissione deve terminare i lavori.
Abbiamo votato contro il piano per il Diritto allo Studio 2009/10 perché la maggioranza ha deciso di rinviare per il quarto anno consecutivo i lavori alle facciate della scuola Moro e l’ampliamento della Stoppani. Si prevede poi un nuovo Auditorium in pza Risorgimento ma nulla per l’Auditorium della Don Milani. Dalle scuole non ci risulta che siano pervenute critiche alla Giunta (per i ritardi) mentre sarebbere il caso di farsi sentire.
In città sono stati presenti l’arcivescovo di Cochabamba (Bolivia) Tito Solari, cittadino onorario di Seregno e l’ambasciatrice del Kenia in Italia Ann Nykuli entrambi, in contesti diversi, hanno fatto riferimento all’importanza di “gettare ponti di fraternità e amicizia che uniscano i popoli”.
Sul sito del Comune non abbiamo visto né foto e né i passi più importanti dei loro discorsi. Che strano!