La manovra finanziaria non colpisce il capitale finanziario vero responsabile della crisi economica. Bisognerebbe almeno portare dal 12,5 al 20% l'aliquota sulle rendite finanziarie (come in tutta Europa) ma il governo, espressione del potere economico, non poteva certo mettersi contro al suo azionista di maggioranza.
Ecco allora chi pagherà il conto: i dipendenti pubblici con il blocco di stipendi e progressione di carriera, le donne con l'innalzamento a 65 anni dell'età pensionabile (prima per le dipendenti pubbliche, subito dopo per tutte), l'innalzamento all'85% del grado di invalidità per ottenere la (misera) pensione.
Quest'ultima norma è particolarmente odiosa perché esclude ad esempio i malati di cirrosi epatica, di cecità monoculare, chi ha subito il trapianto cardiaco, i sordomuti, i down, gli affetti da malattie mentali, ...
Tutti questi provvedimenti sono stati preparati da ignobili campagne di disinformazione sui “fannulloni” del pubblico impiego, sul “diritto” delle donne a lavorare quanto gli uomini (che le donne facciano anche il doppio lavoro di casalinga è irrilevante), sui “falsi invalidi”.
C'è poi, nella finanziaria, il taglio dei trasferimenti a comuni, province, regioni. Questo comporterà un drastico ridimensionamento dei servizi alla persona (ovvero ai più bisognosi): assistenza domiciliare, residenze protette, sostegni economici (per l'affitto ad esempio), ecc. Intanto, nel solo giro di un anno, un milione di anziani sono precipitati sotto la soglia di povertà .
Numerose associazioni hanno promosso un referendum contro la legge che impone la privatizzazione del servizio idrico. Un regalo fatto ai privati (in particolare alle multinazionali) che non ha giustificazione alcuna ma che comporterà un inevitabile aumento dei costi per i cittadini (perché chi investe dovrà pure guadagnare!) ed un peggioramento del servizio. A Seregno è stato costituito un comitato di sostegno composto da ACLI, WWF, Legambiente, Federazione della Sinistra (PRC, PdCI, Socialismo 2000 e Lavoro e Solidarietà ), Partito Democratico, Libera Gioventù, Ass. Carla Crippa, ARCI Arti e sono già state raccolte oltre 700 firme in otto banchetti (oltre 10.000 in Brianza). Significativo il fatto che firmano persone appartenenti a tutti gli schieramenti politici. Un consenso trasversale che fa ben sperare circa il successo del referendum il prossimo anno.
Da oltre un anno il PGT (Piano di governo del territorio) giace in qualche cassetto del comune. La maggioranza non ne ha voluto discutere prima delle elezioni per non affondare. Ma ora che sono di nuovo al potere quali sarebbero i nuovi impedimenti?