ARTICOLO PER SEREGNO INFORMA (NUMERO 29 - APRILE 2011)

Da che parte guardo la mia città?

PGT di Seregno ed ora?

Esauriti gli incontri con le forze politiche, l’amministrazione dovrà ora decidere quali saranno, al di la della propaganda, i reali contenuti del PGT di Seregno. Contenuti che determineranno anche la reale compattezza politica del centro-destra, cosa niente affatto scontata viste le attuali divisioni (tra PDL e Lega) che hanno portato alla quasi inattività del Consiglio Comunale.

Le nostre proposte cercano di rispondere alla domanda: Da che parte guardo la mia città? Dalla parte dei“portatori di bisogni” o da quella dei “portatori di interessi e poteri economici forti”?

Durante gli incontri con gli estensori del piano abbiamo insistito sulla vivibilità ambientale e sociale di Seregno e principalmente su due questioni:

Politica abitativa che risponda prima di tutto ai cittadini che ci sono già piuttosto che a costruire case da mettere sul mercato immobiliare speculativo. Bisogna incentivare il recupero dell’esistente e sperimentare forme nuove di collaborazione per aumentare il patrimonio abitativo pubblico che, in otto anni di amministrazione Mariani, non è aumentato di una sola unità mentre si è allungata la lista di cittadini che chiedono un alloggio dignitoso a costi contenuti.

Politica del lavoro che favorisca l’equilibrio fra abitanti e posti di lavoro in modo da evitare la trasformazione di Seregno in città dormitorio. Recuperare le aree produttive tenendo conto che gli interventi devono avere un rapporto elevato tra posti di lavoro e spazio occupato. Essenziale, a questo riguardo, il confronto con il mondo del lavoro (sindacati, associazioni di categoria, imprenditori).

Referendum per l’acqua pubblica.

Il 12 e 13 giugno gli italiani dovranno decidere se l’acqua debba essere un bene comune, un diritto umano universale da gestire in forma pubblica o una merce da mettere a disposizione del mercato e dei grandi capitali finanziari.

Oltre un milione e quattrocentomila donne e uomini hanno sottoscritto i referendum. A Seregno sono state raccolte oltre 800 firme e circa 20.000 nella provincia di Monza e Brianza.

Una straordinaria esperienza di partecipazione dal basso nel quasi totale silenzio dei principali mass-media.

Per consentire la massima partecipazione (e per risparmiare diverse centinaia di milioni), abbiamo chiesto che il voto referendario fosse accorpato alle elezioni amministrative ma il ministro degli interni Maroni ha scelto date diverse sperando nel non raggiungimento del quorum.

Siamo convinti che una vittoria dei SI costituirà una tappa fondamentale per riconsegnare il bene comune acqua alla gestione partecipativa delle comunità locali e per sconfiggere le politiche liberiste di privatizzazione dei beni comuni che negli ultimi trent’anni hanno prodotto solo l’impoverimento di larga parte delle popolazioni e dei territori e arricchito pochi gruppi finanziari.

Giuseppina Minotti
Capogruppo della FdS al Comune di Seregno
Seregno, 20 aprile 2011
da «Seregno Informa»