Partito della Rifondazione Comunista

Ai seguenti partiti e raggruppamenti:

Per Seregno Democratica, Democratici di Sinistra, Socialisti Democratici Italiani

Partito Popolare Italiano, Partito Repubblicano Italiano, I Democratici

Verdi per Seregno. Indipendenti di Sinistra

e per conoscenza alla stampa locale.

Oggetto: Prossime elezioni amministrative.

Rifondazione Comunista in occasione delle prossime elezioni amministrative di novembre (se non ci saranno rinvii) ritiene necessaria la costituzione di un tavolo di confronto tra le forze politiche in oggetto al fine di valutare tempi e modalità di una presentazione comune.

Come altri partiti abbiamo partecipato agli incontri a due promossi dai Democratici di Sinistra nel corso dei quali c’è stata la riproposizione (da parte dei DS) della lista di Seregno Democratica come unica possibilità di presentazione elettorale.

Noi non siamo d’accordo con questa impostazione per diversi motivi tra i quali:

    1. Seregno Democratica ha funzionato come comitato elettorale ma ha fallito come luogo di confronto. Ricordiamo che una delle motivazioni dei fondatori di Seregno Democratica (DS, PPI, Rete) fu il superamento delle logiche di partito attraverso il coinvolgimento della società civile e dell’associazionismo.
    2. In realtà le principali decisioni politico – amministrative non sono mai state oggetto di alcuna discussione politica collettiva. Il sindaco e la giunta si sono di fatto resi autonomi rispetto alle forze politiche che li hanno eletti. Del resto non ci meravigliamo di questa "incontrollabilità degli amministratori", poiché da una parte è organica alle liste civiche che, esaurito l’entusiasmo e l’attivismo iniziale, soffrono poi della mancanza del collante di strutture organizzate e di riferimenti nazionali; dall’altra costituisce uno degli effetti indesiderati (almeno da noi) dell’introduzione dei sistemi elettorali maggioritari.

    3. Non c’è mai stato, per esclusiva responsabilità di Seregno Democratica, alcun tipo di confronto preliminare, almeno sulle questioni più importanti, con le forze politiche (PRC, Verdi, Socialisti) che hanno appoggiato al ballottaggio l’attuale sindaco e ne hanno consentito la vittoria nel 1995. In particolare Seregno Democratica ha operato fin dalla sua origine una sorta di "conventio ad excludendum" nei riguardi del PRC che non è mai stata superata. Invece, se il confronto ci fosse stato, l’attuale amministrazione avrebbe probabilmente evitato sia la nota sequela di "errori ed omissioni" (di cui si è ampiamente approfittata la destra), sia il malessere che serpeggia all’interno della maggioranza stessa, sia la diffidenza e la freddezza di rapporti tra la maggioranza e le forze che l’hanno appoggiata.
    4. Per quanto ci riguarda l’attuale amministrazione ha operato, relativamente a diverse questioni importanti (cultura, casa, partecipazione, Piano Regolatore, Azienda Municipale, ambiente, viabilità, …), in modo contrastante rispetto al nostro modo di vedere tali problematiche. Pertanto non sarebbe compresa dal nostro elettorato (ma anche dall’insieme della cittadinanza) una nostra partecipazione a Seregno Democratica, che apparirebbe come una valutazione positiva dell’esperienza amministrativa dell’attuale maggioranza. Una presentazione elettorale sotto forma di coalizione di forze politiche, tra cui eventualmente Seregno Democratica o i singoli partiti che ora la compongono, consentirebbe al contrario di segnalare alla popolazione un arricchimento e la volontà di superare gli aspetti negativi e le difficoltà dell’operato dell’attuale maggioranza.
    5. In una situazione di svalutazione della funzione dei partiti e del loro rapporto diretto e continuo con la popolazione, di personalizzazione della politica, di tentativi pesanti di negare le differenze di classe e impedire la loro rappresentanza, di assimilare le azioni amministrative e le decisioni politiche e di mescolare tutto e tutti in una specie di marmellata politica di frutti misti noi del PRC pensiamo necessario valorizzare le differenze pur all’interno di intese politico – amministrative unitarie.
    6. Il PRC riconosce negli altri partiti o raggruppamenti politici, grandi o piccoli, una legittimità all’esistenza anche se non ne condivide i contenuti. Dal momento che il PRC può fare accordi basati su un programma politico – amministrativo comunemente condiviso senza pretendere di fagocitare alcuna formazione politica non può ovviamente accettare che altri, come Seregno Democratica, si propongano come soggetti politici totalizzanti. Ci sembra inoltre che questa autoreferenzialità di Seregno Democratica, questo rinchiudersi a riccio, impedisca sul nascere non solo i rapporti a sinistra ma anche il dialogo verso il centro: a differenza che nel ’95 assistiamo oggi alla formazione di un raggruppamento moderato dichiaratamente concorrente e ben più agguerrito con il quale si dovranno fare i conti sia in prima battuta che al ballottaggio.

Pertanto riteniamo che la nostra proposta di un accordo tra forze politiche del centro sinistra e Rifondazione Comunista possa e debba concretizzarsi (come avviene ovunque in Italia e non ci sono motivi per cui Seregno debba fare eccezione) attraverso una coalizione unitaria che esprima un programma di qualità nell’interesse della popolazione seregnese dal punto di vista sociale e dello sviluppo della democrazia partecipata.

Sappiamo bene che uno dei motivi addotti da Seregno Democratica nel non volere un accordo esplicito con Rifondazione Comunista è la possibile fuga dell’elettorato di centro. Crediamo invece che un programma amministrativo serio rivolto a soddisfare esigenze sociali diffuse possa incontrare il favore di larga parte della cittadinanza.

Per quanto ci riguarda abbiamo fatto, come è noto, un sondaggio e questa volontà unitaria è stata espressa con estrema convinzione dalla stragrande maggioranza degli intervistati. Pensiamo che sia opportuno, prima di prendere decisioni definitive ed irrevocabili, estendere il dibattito e raccogliere le opinioni dell’area di sinistra e democratica che noi non siamo riusciti a raggiungere, anche attraverso iniziative pubbliche.

Tutto ciò per evitare che Seregno cada nelle mani della stessa destra che stiamo vedendo all’opera in Regione Lombardia e che sta straziando, a colpi di privatizzazioni dissennate, anche la struttura sociale del nostro territorio.

Proponiamo, per esaminare la situazione, un incontro a più voci da tenersi, subito dopo le vacanze di Pasqua in data e sede da definire di comune accordo.

Rifondazione Comunista

Seregno, 22 marzo 1999