Interpellanza a risposta scritta avente per oggetto:

Altro che nuovi uffici postali decentrati. Che fine faranno invece i servizi di recapito della posta di Seregno a seguito della riorganizzazione che partirà  entro l'anno?

Egregio signor Sindaco,

entro l'anno dovrebbe partire la riorganizzazione del recapito postale che estenderà  anche ai comuni il modello organizzativo di recapito esistente nelle città . Di conseguenza, l'attuale modello comunale, che si caratterizza per l'integrazione del recapito nell'ufficio postale, è destinato ad essere sostituito dal Centro Primario di Distribuzione che concentrerà  i portalettere dei comuni della provincia.

Nelle città  accade che, invece di ritirare la corrispondenza non recapitata nell'ufficio postale di quartiere, si è obbligati a spostarsi in uno degli 8 uffici di recapito cittadini.

Lo stesso capiterà  a Seregno secondo l'opinione dei COBAS Poste.

Infatti, Seregno non è un Centro di Distribuzione Primario mentre lo sono Desio, Lissone, Cesano Maderno, Vimercate, Monza e Carate Brianza.

Così il ritiro di pacchi e raccomandate non recapitate comporterà  un tragitto non indifferente con gravi disagi per chi non può muoversi in macchina e perdite di tempo.

Questo modello organizzativo è in evidente contrasto con il miglioramento del servizio ma è coerente con la trasformazione degli uffici postali in nuove sedi bancarie, finanziarie, di vendita di prodotti filatelici o di risparmio.

Mi sembra che quanto esposto strida non poco con le affermazioni dell'assessore Marco Formenti quando sostiene di “essere in trattativa con l'Ente Poste per aprire un ufficio di smistamento pacchi riservato alle imprese ed uno sportello per i privati”.

Gradirei sapere dall'Amministrazione come stanno esattamente i fatti e se questi collimano con le aspettative.

Distinti saluti.

Giuseppina Minotti
(capogruppo del PRC)
Seregno, 29 maggio 2007
Consiglio Comunale di Seregno
(prov. Monza e Brianza - Italia)