Interpellanza a risposta scritta avente per oggetto:

Castelli a Pontida minaccia la secessione. Il sindaco di Seregno, presente pure lui a Pontida, l'avrà applaudito, fischiato o cos'altro?

Signor sindaco,

leggo dai giornali locali che ha partecipato anche Lei al raduno di Pontida del 20 giugno scorso. Non da solo ma accompagnato da un nutrito gruppo di amministratori locali.

In quel raduno Roberto Castelli, ora sottosegretario alle Infrastrutture e già ministro della Giustizia, si è lasciato andare a dichiarazioni irresponsabili, in stile Borghezio, tra le quali la stampa ha evidenziato la seguente: «Se non ci sarà  il federalismo ci potrà  essere solo la secessione ma non perché la chiederà  la Lega ma perché la vorrà  tutto il Nord ».

Sono sicura che Castelli, circa la volontà  federalista - secessionista del Nord, si sbaglia come si è sbagliato alle recenti elezioni comunali di Lecco laddove, presentatosi candidato sindaco, raccolse solo il 44,2 % dei voti.

Penso che si stia diffondendo sempre di più, tra la popolazione, la convinzione che dietro la parola “federalismo” significhi non già  un aumento dei livelli di partecipazione democratica ma un aumento del centralismo e relativi centri di potere sparpagliati nelle diverse regioni. Senza voler approfondire gli altri aspetti, tutti negativi, del federalismo leghista. Ma su questo mi riservo di argomentare in altre occasioni.

Aggiungo solo che la recente nomina di Aldo Brancher a ministro del federalismo non fa altro che aumentare i dubbi circa la “purezza” federalista leghista. Con Aldo Brancher (già  detenuto a San Vittore per falso in bilancio e finanziamento illecito all'allora Psi, scarcerato solo per decorrenza dei termini di custodia cautelare e salvato in Cassazione solo grazie alla prescrizione per il primo reato e alla depenalizzazione per il secondo dopo essere stato condannato in appello) aumenta, infatti, il numero degli uomini di governo che possono avvalersi della norma privilegio sul legittimo impedimento che consente di sottrarsi 'agevolmente' dalle convocazioni in sede giudiziaria. Brancher potrà  in particolare evitare di comparire all'udienza del 26 giugno del processo Antonveneta che lo vede indagato per appropriazione indebita in relazione a soldi incassati dall'ex numero uno di Banca Popolare di Lodi, Giampiero Fiorani.

Con simili premesse ritengo importante che Lei, in quanto sindaco di Seregno, illustri il suo pensiero circa le dichiarazioni di Castelli e, auspico, come intenda contrastarle nella sua veste istituzionale.

Le suggerisco anche, signor sindaco, di chiedere a Luca Talice, capogruppo leghista di Seregno ed assessore alla Sicurezza - Polizia Provinciale - Protezione Civile della provincia di Monza e Brianza, presente pure lui a Pontida, come pensa di esercitare il suo mandato di assessore nel caso Castelli tentasse di attuare le suddette minacce.

Giuseppina Minotti
(capogruppo della FdS)
Seregno, 22 giugno 2010
Consiglio Comunale di Seregno
(prov. Monza e Brianza - Italia)