Commissione Biblioteca: a cosa serve?.

Egregio signor sindaco,

sul numero 11 di Seregno News ci sono ben tre pagine dedicate alla Biblioteca Civica "E. Pozzoli", alle sue attività ed al suo probabile trasferimento ancorché provvisorio.

Il giornale riporta il parere del direttore per la parte gestionale e ciò mi sembra opportuno: il fatto di dare la parola ai responsabili di settore è una cosa che andrebbe estesa anche ad altri servizi.

Per quanto riguarda la parte relativa agli indirizzi di politica culturale della Biblioteca c’è l’unico intervento dell’assessore Pietro Amati.

Faccio notare che la Biblioteca ha un suo organismo istituzionale che è la Commissione ed un Presidente che ne dovrebbe essere il portavoce.

Ritengo scorretto che in questa occasione la redazione non si sia sentita in dovere di raccogliere anche il loro parere.

Già in altre occasioni ho rilevato il progressivo strangolamento degli organismi di partecipazione e di decentramento delle decisioni: la Consulta per l’Ambiente e la Commissione Cultura sono degli esempi ultra noti.

Si vuole forse aggiungere all’elenco delle Commissioni defunte, in quanto esautorate di poteri, anche quella della Biblioteca?

Se è questa l’intenzione bisognerebbe essere chiari ed assumere le relative responsabilità.

Per ora mi accontento di una spiegazione relativa al fatto in oggetto anche perché mi rendo conto che la questione relativa al decentramento dei poteri meriterebbe una più ampia discussione che mai si è avuto il coraggio politico di affrontare ma che tuttavia è presente, signor sindaco, nel suo programma elettorale.

Distinti saluti

Giuseppina Minotti

(capogruppo del PRC)

Seregno, 15 febbraio 1999