Proposta di mozione avente per oggetto:
Patto di stabilità interno 2012/2014: autorizzazione alla non imputazione
di alcune spese ai fini del patto di stabilità e relative direttive per i responsabili di servizio.
Il Consiglio Comunale di Seregno
Considerato
- Che i recenti provvedimenti governativi combinati con l'insieme della legislazione di questi
ultimi anni aggravano di molto lo stato della finanza degli enti locali fino a rendere impossibile
lo svolgimento delle loro funzioni derivanti da obblighi costituzionali.
- Che la situazione è talmente grave da rendere urgente una presa di posizione forte da
parte degli organismi amministrativi degli enti locali (Consigli comunali, Giunte e Sindaci).
- Che è necessaria una azione combinata e coordinata estesa in tutta Italia,
Ritiene
- Che bene abbia fatto l'ANCI, Associazione Nazionale dei Comuni d'Italia, a proporre
una bozza di delibera indirizzata alle Giunte ed avente per oggetto: BILANCIO OBIETTIVI PROGRAMMATICI
RELATIVI AL PATTO DI STABILITAINTERNO 2012/2014: AUTORIZZAZIONE ALLA NON IMPUTAZIONE DI ALCUNE
SPESE AI FINI DEL PATTO DI STABILITAE RELATIVE DIRETTIVE PER I RESPONSABILI DI SERVIZIO (allegata).
Per le motivazioni sopra elencate delibera
- Di proporre alla Giunta di Seregno l'adozione della delibera proposta dall'ANCI.
Giuseppina Minotti (Capogruppo della FdS)
Seregno, 6 marzo 2012
Consiglio Comunale di Seregno
(prov. Monza e Brianza - Italia)
(documento ANCI)
OGGETTO: BILANCIO - OBIETTIVI PROGRAMMATICI RELATIVI AL PATTO DI STABILITA' INTERNO 2012/2014: AUTORIZZAZIONE
ALLA NON IMPUTAZIONE DI ALCUNE SPESE AI FINI DEL PATTO DI STABILITAE RELATIVE DIRETTIVE PER I RESPONSABILI
DI SERVIZIO.
LA GIUNTA COMUNALE
su proposta del Sindaco
VISTI gli obblighi previsti a carico del comparto dei Comuni dal DL 112/2008, dal DL 78/2010, dal
DL 98/2011, dal DL 138/2011;
VISTI gli articoli 30, 31 e 32 della legge 12 novembre 2011, n. 183 (legge di stabilità 2012)
recanti la disciplina del patto di stabilità interno per il triennio 2012-2014 volto ad assicurare
il concorso degli enti locali alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica;
VISTA la Circolare n. 5/2012 contenente i criteri interpretativi per l'applicazione delle nuove
regole da parte degli enti locali ivi inclusi il metodo di calcolo degli obiettivi programmatici ed
il nuovo meccanismo premiale basato sulla virtuosità;
PREMESSO che, ai fini della tutela dell'unità economica della Repubblica, le province ed i
comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti concorrono alla realizzazione degli obiettivi di
finanza pubblica;
CONSIDERATO
- che il contributo finanziario richiesto ai Comuni si è progressivamente accresciuto (2.160
per 2011- 3.700 per 2012- 4.500 per 2013) nonostante il comparto sia in avanzo e presenti risultati
finanziari positivi determinando una situazione finanziaria di assoluta insostenibilità e
allo stesso tempo questo si è accompagnato a manovre di forte riduzione sul versante delle
entrate;
VALUTATO
- che molti Comuni per rispettare il patto di stabilità interno sono costretti a non ottemperare
alle obbligazioni già assunte con soggetti esterni, con grave pregiudizio per l'ente, per
il sistema delle imprese, per l'economia locale del territorio e per il sistema occupazionale;
- che gli enti locali soggetti al patto di stabilità interno devono approvare i bilanci di
previsione iscrivendo gli stanziamenti di entrata e di spesa di parte corrente in misura tale che,
unitamente alla previsione dei flussi di cassa di entrate e spese di parte capitale, al netto delle
riscossioni e delle concessioni di crediti, venga garantito il rispetto delle regole che disciplinano
il patto;
- che il servizio finanziario del Comune ha provveduto a determinare l'ammontare dell'entità del
concorso agli obiettivi di finanza pubblica e del conseguente obiettivo in termini di saldo finanziario
per il triennio 2012/2014;
- che i Comuni sono l'unico comparto della Pubblica Amministrazione che ha tenuto sotto controllo
la spesa corrente di funzionamento;
- che i Comuni potrebbero contribuire a sostenere l'economia in un momento di forte crisi come
l'attuale, contribuendo al sostegno dei lavori pubblici di piccola e media entità, con
effetti anticiclici sull'economia locale e nazionale, con effetti positivi sull'occupazione
delle imprese più deboli;
- che è impossibile rispettare il vincolo del patto di stabilità interno inerente la
gestione di cassa poiché le modalità di costruzione dell'obiettivo assegnato
a ciascun ente di cui ai sopraccitati articoli, non tiene conto della circostanza che i pagamenti
dei Comuni sono conseguenza necessaria degli impegni di spesa assunti per obbligazioni legittimamente
perfezionate, anche negli esercizi precedenti, soprattutto in relazione alle spese di investimento;
- che per l'attuazione delle opere pubbliche gli enti locali hanno impegnato nel rispetto della
normativa vigente, le somme occorrenti e soprattutto perfezionando obbligazioni giuridicamente vincolanti
con terzi soggetti, in particolare imprese fornitrici di lavori, beni o servizi;
- che esistono delle priorità nella erogazione dei servizi ai cittadini e nella realizzazione
di interventi per opere pubbliche e manutenzioni, per le quali il rinvio per mere ragioni contabili
causerebbero al Comune dei danni ben maggiori a quelli derivanti dal mancato rispetto del patto di
stabilità;
- che insistono in capo ai Comuni ed ai sindaci responsabilità anche di carattere penale relativamente
ad aspetti di salute pubblica e di sicurezza che richiedono per la loro garanzia interventi anche
strutturali che implicano impegno economico inderogabile come ad esempio l'adeguamento alla stabilità sismica
degli edifici scolastici;
- che diventa necessario soppesare i maggiori esborsi che potrebbero derivare alle casse comunali
per il raggiungimento di fini di sviluppo e coesione sociale con le esigenze di contenimento delle
spese stesse;
- che gli obiettivi di saldo programmatico per gli esercizi 2012-2014 sarebbero per il Comune e per
la buona parte dei Comuni superiori a 5.000 abitanti tecnicamente non raggiungibili e che pertanto
si auspica un intervento correttivo da parte degli organi di governo;
- che l'art. 28,comma 11 ter, della Legge 214/2011 prevedeva la ridefinizione delle regole
del patto di stabilità interno;
- che alla luce di quanto finora esposto sarebbe del tutto irresponsabile da parte di questa Amministrazione
non indirizzare il Responsabile finanziario, di concerto con i Responsabili di tutte le aree interessate,
a procedere all'emissione dei mandati di pagamento relativi alle spese previste senza tener conto
dei limiti di cui al patto di stabilità.
RITENUTO
- che con riferimento alla fattispecie regolata nella seguente delibera non trovi applicazione la
disciplina contenuta nel DL 98/2011 in tema di condotte elusive del patto, nonché la disciplina
contenuta nel decreto legislativo n.149 del 2011 in tema di premi e sanzioni.
SI PROPONE
- di autorizzare, in attesa dell'approvazione del bilancio che deve avvenire entro il 30 giugno e
di eventuali modifiche in senso migliorativo nella disciplina del patto di stabilità, l'imputazione
di alcune spese fuori dal vincolo del patto di stabilità per l'esercizio 2012, con la
relativa esclusione nel saldo finanziario in termini di competenza mista rilevante ai fini della
verifica del patto di stabilità interno.
- In particolare le spese correnti ed in conto capitale sostenute dal Comune/ sindaco in quanto ufficiale
dal governo; le spese correnti e in conto capitale sostenute dal Comune per gli uffici giudiziari;
le spese in conto capitale relative agli adempimenti già assunti per le opere pubbliche
già terminate; le spese correnti ed in conto capitale riguardanti lo svolgimento di funzioni
essenziali per garantire i diritti sociali e civili della comunità amministrata.
AUTORIZZA
1) il responsabile del Servizio Finanziario a non computare ai fini della verifica del patto
di stabilità per l'esercizio finanziario 2012 le seguenti categorie di spese:
<
- Spese per fronteggiare emergenze straordinarie;
- Spese per garantire il soddisfacimento di diritti civili e sociali della comunità, in particolare
per assicurare i servizi ai soggetti in condizioni di disabilità;
- Spese per l'edilizia scolastica;
- Spese obbligatorie a carico del Comune previste da leggi dello Stato o della Regione rientranti
nelle proprie funzioni fondamentali come individuate dalla legge n. 42 del 2009 (ad es. spese per
uffici giudiziari);
- Spese finanziate con delibera CIPE e finanziate con fondi europei;
- Spese per opere e investimenti in corso relative a residui passivi 2010 e precedenti per il completamento
di opere già avviate, nel limite massimo annuo del 10% dei residui passivi 2010;
2) di proporre al Consiglio Comunale di modificare, in attesa del recepimento delle proposte ANCI
di modifica delle vigenti regole del patto di stabilità, il prospetto degli aggregati rilevanti
ai fini del patto di stabilità da allegare al Bilancio di Previsione 2012 , al fine di tenere
conto delle esclusioni di spesa dal saldo di competenza mista delle spese individuate
al punto 1 della presente delibera anche se ciò dovesse comportare il non rispetto del patto
di stabilità secondo le regole vigenti.
Pertanto per tali fattispecie della presente delibera il funzionario/dirigente che assume impegni
di spesa e il Responsabile/ Dirigente del Servizio Finanziario non dovranno verificare la coerenza
e compatibilità con i limiti del patto di stabilità e che la violazione dell'obbligo
di accertamento in questione previsto dall'art. 9 del DL 78/2009 non comporterà responsabilità amministrativa
e disciplinare a carico dei predetti funzionari/dirigenti.