Proposta di ordine del giorno avente per oggetto:
L’Expo 2015 può essere una occasione di rilancio in chiave sostenibile di tutto il territorio regionale per migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti, per affrontare finalmente (e risolvere) le questioni legate alla sicurezza del lavoro, al sistema degli appalti e subappalti (ad alta infiltrazione mafiosa), alla mobilità sostenibile, alla “moratoria” circa l’uso di territorio non edificato, alla carenza di verde pubblico. L’Expo 2015 potrà e dovrà avere ricadute sociali positive ma potrà anche diventare il contrario di tutto ciò che auspichiamo. Bisogna perciò approntare strumenti di partecipazione e controllo adeguati.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI SEREGNO
Constatato che:
Il Bureau des Expositions ha deciso di assegnare all’Italia l’organizzazione dell’ Esposizione Universale per il 2015 e che la sede di tale esposizione sarà Milano.
Considerato che:
L'Esposizione universale durerà dall'1 maggio al 31 ottobre del 2015 e sarà dedicata all'alimentazione. Il titolo scelto è "Nutrire il pianeta, energia per la vita".
Considerato inoltre che:
L’entità della esposizione è riassunta dalle seguenti cifre:
- 29 milioni di visitatori previsti
- 120 Paesi espositori
- 1,1 milioni di metri quadrati l'ampiezza dell'area fieristica a Rho-Pero destinata a ospitare l'evento
- 4,1 miliardi di euro gli investimenti diretti previsti. Così ripartiti: 3,228 miliardi per le infrastrutture (1,253 miliardi per costruire l'area espositiva, 1,780 miliardi per migliorare trasporti e connessioni con l'area, 135 milioni per aumentare alberghi e ricettività, 60 milioni per impianti tecnologici), 892 milioni per organizzare e gestire l'evento
- 1,486 miliardi di finanziamenti saranno garantiti dallo Stato, 851 milioni dagli enti locali, 891 milioni dal settore privato, 892 milioni da sponsor e biglietti
- 3,7 miliardi di euro la produzione attivata per il sistema economico
- 70mila i posti di lavoro creati in cinque anni
- 36mila i volontari coinvolti per l'accoglienza
Rilevato tuttavia:
- Che il progetto presentato prevede l’occupazione di un’area attualmente agricola mentre sarebbe stato più opportuno un riutilizzo di aree dismesse.
- Che l’area in questione non verrà espropriata, come sarebbe avvenuto in qualsiasi altra nazione, ma rimane di proprietà privata con la possibilità di un uso successivo a fini edificatori.
- Che sono già stati definiti i grandi operatori che dovranno realizzare l’Expo.
- Che il sindaco di Milano avrà poteri speciali che gli consentiranno di decidere in modo pressocché incontrollato ed incontrollabile con la sola motivazione dell’urgenza.
- Che la Lombardia è la quarta regione italiana per infiltrazione mafiosa.
- Che tale infiltrazione mafiosa è particolarmente presente nel settore edilizio.
- Che l’area dell’Expo è collocata in posizione strategica e tale da poter essere il centro di un’area di interesse speculativo molto più vasta.
- Che tale area comprende certamente l’intera Brianza e dunque anche Seregno.
- Che la nuova Fiera di Milano è stata realizzata con oltre il 50% di manodopera in nero.
- Che c’è il rischio che l’operazione Expo 2015 consista sostanzialmente in un trasferimento di soldi pubblici ai privati.
- Che, per dirla con il FAI-Fondo per l’AmbienteItaliano, Italia Nostra e WWF Italia ci sono temi cruciali che andranno affrontati in campo ambientale: il freno al consumo dei suoli, la valorizzazione dell’agricoltura e della rete idrica esistente, il recupero e riqualificazione del patrimonio artistico e architettonico presente nel nord Milano, l’immediato coinvolgimento del Ministero per i Beni Culturali tramite le Soprintendenze locali.
È del parere:
Che l’Expo 2015 possa essere una occasione di rilancio in chiave sostenibile di tutto il territorio regionale per migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti, per affrontare finalmente (e risolvere) le questioni legate alla sicurezza del lavoro, al sistema degli appalti e subappalti (ad alta infiltrazione mafiosa), alla mobilità sostenibile, alla “moratoria” circa l’uso di territorio non edificato, alla carenza di verde pubblico.
Che l’Expo 2015 possa e debba cioè avere ricadute sociali positive
Che tuttavia esiste il rischio concreto che possa diventare il contrario di tutto ciò che è auspicabile.
Decide conseguentemente:
Di attivarsi per:
- Contribuire alla organizzazione dell’Expo 2015 attraverso la creazione di luoghi di confronto e controllo istituzionale di livello adeguato ed interessando l’intervento prioritario della Provincia di Monza e Brianza.
- Progettare gli interventi opportuni che consentano anche a Seregno di “riprogettarsi” in modo qualitativamente migliore.
Giuseppina Minotti (Capogruppo del PRC); Francesco Mandarano (Consigliere comunale
del PRC)
Seregno, 1 aprile 2008
Consiglio Comunale di Seregno
(prov. Monza e Brianza - Italia)