Riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore.
Il Consiglio Comunale di Seregno
Visto:
l’impegno di programma del Governo Prodi e della sua maggioranza parlamentare per la predisposizione di una legge che preveda la riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore a parità di salario, entro il 2001, per tutti i lavoratori e lavoratrici;
Considerato che:
- La riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore è già patrimonio di larga maggioranza di lavoratori e lavoratrici europei (paesi del centro e nord Europa), e delle piattaforme congressuali delle maggiori Confederazioni Sindacali Italiane ed oggi iscritta nell’agenda politica e sociale del paese.
- La disoccupazione di milioni di lavoratori e giovani in cerca di lavoro è ormai un fattore strutturale di questo sviluppo e che essa è pertanto la sfida a noi (Stato, Regioni, Regioni, Enti Locali, forze politiche e sociali) di fronte per i prossimi anni anche nel nostro territorio.
- La produttività delle imprese in Italia è aumentata in modo impressionante per addetto ma che questo non ha portato alla creazione di alcun nuovo posto di lavoro.
- Una riduzione generalizzata dell’orario di lavoro, ben gestita ed accompagnata da interventi di sostegno e di controllo, può aprire la possibilità per nuova occupazione e fornire l’occasione per uno sviluppo fondato su una diversa utilizzazione dei tempi e loro distribuzione fra i sessi (tempo di lavoro, tempo sociale, tempo culturale, ecc.).
Impegna il Sindaco e la Giunta
- A sollecitare il Governo ed il Parlamento per la rapida approvazione di una legge che stabilisca certezza di percorsi, principi, facoltà, incentivi e disincentivi; una legge che rafforzi la contrattazione e che ne garantisca i diritti anche laddove questa non si esercita.
- A promuovere sul territorio, il confronto fra le parti sociali, affinché laddove siano aperti processi di riduzione di personale si realizzino intese sindacali per la riduzione dell’orario di lavoro a difesa dei livelli occupazionali.
- Ad avviare immediatamente il confronto con le parti sociali per dare una concreta attuazione alla legge per i dipendenti dell’amministrazione comunale e sollecitare lo stesso confronto per i dipendenti dell’AMSP.
Giuseppina Minotti
Seregno, 3 marzo 1998