Proposta di ordine del giorno avente per oggetto

Sul disegno di legge finanziaria 2005 (a.c.5310).

IL CONSIGLIO COMUNALE DI SEREGNO

PREMESSO

Che l'andamento della spesa delle Autonomie locali, costantemente monitorata, rispetta i vincoli di contenimento prefissati, a differenza dei centri di spesa a livello nazionale, responsabili del disavanzo e della crescita incontrollata della spesa pubblica;

PRESO ATTO

Che il tetto del 2% alla crescita non è un limite alla spesa, ma un taglio che bloccherà lo sviluppo del Paese incidendo gravemente sulla qualità della vita dei cittadini;

Che la previsione di un'applicazione sostanzialmente uniforme e indifferenziata del tetto penalizza gli Enti locali, soprattutto i comuni più piccoli, avendo questi una spesa produttiva crescente a seguito delle nuove competenze trasferitegli dalla Pubblica Amministrazione centrale;

TENUTO CONTO

Che la spesa corrente delle Autonomie locali è sotto controllo e che il tetto di spesa inciderà essenzialmente su una voce, quella dei servizi, già fortemente ridimensionata;

Che le Autonomie locali e in particolare i Comuni sono il settore della PA che realizza maggiori investimenti e che bloccarne la spesa equivale a minare ulteriormente la possibilità di ripresa economica del Paese;

FORTEMENTE PREOCCUPATO

Che molti Enti locali non saranno in grado di rispettare il tetto del 4,8% sul 2003, perché la crescita del biennio precedente è del 8,3%;

CONSIDERATO

Che in base al disposto dell'art. 6, comma 1, le disposizioni di questa legge finanziaria costituiscono principi fondamentali della finanza pubblica, non ci si può esimere dal rilevare alcuni profili di incostituzionalità del provvedimento:

· lesione dell'art. 114, I e II comma, della Costituzione ed in particolare del principio di pari dignità costituzionale fra i soggetti costitutivi della Repubblica e del riconoscimento di una piena autonomia politica degli Enti territoriali;

· lesione dell'art. 119, I comma, della Costituzione in quanto limita la libera determinazione degli Enti territoriali per quanto attiene alla loro autonoma attività di spesa;

· violazione dell'art. 97 della Costituzione, in quanto non tiene conto della normale programmazione finanziaria, degli obiettivi di intervento prefissati dalle Autonomie locali che può, normalmente, differenziarsi, in termini quantitativi e qualitativi, da anno a anno, prevedendo investimenti programmati o in corso di programmazione e qualificanti le politiche dell'Ente, contrastando con il principio generale di buon andamento della Pubblica Amministrazione.

CONVINTO

Che gli investimenti delle Autonomie locali producono reddito (PIL) e che sia giusto premiare, o quanto meno non penalizzare chi, grazie a una sana gestione, investe concorrendo alla crescita dell'intero Paese.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI SEREGNO

Manifesta il più netto dissenso per la scelta del Governo di rinviare ad altro successivo provvedimento la delineazione delle scelte governative sul tema dello sviluppo, dell'innalzamento del tasso di crescita dell'economia, sulla politica fiscale.

Esprime viva preoccupazione per le ricadute delle disposizioni di legge finanziaria sul tessuto sociale, sulla presumibile impossibilità di garantire la medesima erogazione dei servizi pubblici locali, pena l'innalzamento delle tariffe o dei tributi locali.

CHIEDE

Che i Comuni inferiori a 5.000 abitanti (nei quali risiedono più di dieci milioni di cittadini) vengano nuovamente esclusi dal rispetto del Patto di stabilità.

Che cessi l'atteggiamento vessatorio del Governo nei confronti delle Autonomie locali in considerazione del fatto che sono le singole comunità locali e dunque l'intera collettività a subire gli effetti negativi e regressivi del presente disegno di legge finanziaria 2005.

DISPONE

Che i Comuni inferiori a 5.000 abitanti (nei quali risiedono più di dieci milioni di cittadini) vengano nuovamente esclusi dal rispetto del Patto di stabilità.

L'invio del presente Ordine del Giorno approvato ai Presidenti delle Associazioni delle Autonomie locali, ai Capigruppo parlamentari, al Presidente della Camera dei Deputati, al Presidente del Senato della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri.

Giuseppina Minotti, Capogruppo del PRC
Seregno, 10 ottobre 2004
Consiglio Comunale di Seregno
Milano - Italia