LIBERIAMOCI DALLA GUERRA

Di nuovo sull'Europa fischia il vento e infuria la bufera. È la guerra!

Suonano le sirene d'allarme, e stormi di aerei, in modo codardo, giorno e notte, testardamente, sganciano i loro carichi mortali contro popolazioni inermi, strutture produttive, mezzi di trasporto, ospedali, addirittura cimiteri. Per non parlare dei disastri ambientali (vengono usati addirittura proiettili radioattivi)!. E una volta di più si vedono le file interminabili di profughi, che lasciano il vuoto dietro di sé ed hanno un vuoto ancora maggiore davanti a loro.

Questa è una guerra scatenata in Europa e contro l'Europa: per eliminare la possibilità di convivenza civile e feconda fra i suoi popoli e le sue culture, per renderla quindi più debole.

È una guerra contro tutti i popoli del mondo, per mantenere l'egemonia di un modello economico ingiusto, crudele e irrazionale, che ogni giorno crea nuove diseguaglianze fra gli esseri umani e fra gli stati. Una guerra che trova in prima fila il governo e il potere militare degli USA.

I milioni di uomini e di donne che combatterono nelle file della resistenza contro il nazi - fascismo in tutta l'Europa e che generosamente versarono il loro sangue, lottarono esattamente contro tali ingiustizie.

Sulle rovine fumanti delle loro città, quegli uomini e quelle donne, dopo la vittoria, deposero le loro speranze in un ente internazionale che evitasse nuove tragedie. E nella carta dell'ONU cesellarono le parole: "Noi popoli delle Nazioni Unite, decisi a salvare le future generazioni dal flagello della guerra, abbiamo convenuto di conseguire con mezzi pacifici, ed in conformità ai principi del diritto internazionale, la composizione o la soluzione delle controversie".

E nella Costituzione italiana, risultato della resistenza del 1943-1945, nella quale si inserisce con orgoglio l'insurrezione del 25 aprile, fu scritto con il sangue di coloro che erano caduti: "L'Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali". Dettato oggi tradito da coloro che hanno trascinato l'Italia in una guerra d'aggressione.

È compito di noi tutti difendere e realizzare queste sacrosante affermazioni di principio, fermare le mani di coloro che vogliono stracciarle. È un compito che possiamo e dobbiamo assumerci!

FERMIAMO LA GUERRA - FERMIAMO LE PULIZIE ETNICHE

Mobilitiamoci sui posti di lavoro e di studio, nei quartieri, nelle chiese, nei circoli, nelle città e nei paesi di tutta la Provincia e della Regione per confluire nella manifestazione del giorno 25 aprile, a Milano, e urlare da essa un forte

FERMIAMO LA GUERRA - FERMIAMO I MASSACRI

COMITATO PERMANENTE CONTRO LA GUERRA NEI BALCANI E IN EUROPA

Aderenti: Ass. Culturale Punto Rosso, Comitato Golfo, Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa, C.S. Leoncavallo, Lega Obiettori di Coscienza, Donne in Nero, Ass. Ya Basta!, Salaam Ragazzi dell'Olivo, Sin. Cobas, Sinistra Verde, Cons. Verdi del Comune di Milano, Cons. PRC del Comune di Milano, Rivista Alternative Europa, Rivista Guerra e Pace, Partito della Rifondazione Comunista, Convenzione per l'Alternativa, Ass. Cile - Lombardia, Comitato di Solidarietà con il Kosova, Cipec - Casa dei diritti, il Ponte della Lombardia, Coord. Pace Cinisello Balsamo, Radio Onda d'Urto, Collettivo Lsd Politecnico, Giovani Comunisti, Pax Christi - Milano, Cric - Milano, Circolo ANPI "Bigoni", Coll. Controcorrente, Beati i costruttori di Pace, Casa dei popoli e delle culture, Filef, Lega per i diritti dei popoli, Ass. Italia - Nicaragua, Argentina democratica, Fed. Prov. RDB, Opera Nomadi, Ass. Cult. Canto Sospeso, Alternativa Sindacale CGIL, Gruppo Apolidia, Libera Università Popolare, Centro Culturale Concetto Marchesi, Forum delle donne del PRC, Ass. Italia - Cuba, Ass. Azad, Terre di mezzo, Il giornale della natura, Ass. Tatavasco, Partito Umanista, Osservatorio di Milano, radio Dreyeckland - Friburgo, Naga, Ass. per la pace, Banda degli ottoni a scoppio, Cascina autogestita Torchiera, ARCI Metromondo, .

RIFONDAZIONE COMUNISTA - SEREGNO

Seregno, 23 aprile 1999