Partito della Rifondazione Comunista

Lettera aperta a Seregno Democratica

Sarebbe stato meglio cominciare meglio.

Quanto è avvenuto giovedì 8 giugno, nel corso della riunione della Commissione Pubblica Istruzione e Sport, non ha aggettivi che ne possano descrivere la gravità.

In breve:

La riunione aveva lo scopo di eleggere il Presidente della Commissione che, a seguito di precisi accordi con Seregno Democratica, sarebbe dovuto essere il Consigliere del PRC Giuseppina Minotti. In apertura della riunione Angelo Massari propone la signora Minotti a nome della maggioranza. Lo stesso Massari tuttavia giustifica l'assenza di Costante (Edo) Vismara in quanto non d'accordo con la proposta della sua stessa maggioranza. L'opposizione di destra fa intanto mancare il numero legale e così la riunione viene rinviata.

Questo fatto si può prestare a diverse considerazioni:

  1. La commissione, se e quando nascerà, sarà condannata all'immobilismo e, non potendo affrontare alcun argomento, le decisioni verranno prese d'imperio dagli assessori di riferimento.
  2. Qualcuno cerca la rottura con il PRC, come nel 1995, prendendo a pretesto la buriana che inevitabilmente sorgerà a partire da questo atto.
  3. Si potrebbe preparare un clima favorevole alla nostra esclusione da altri ambiti di responsabilità, per esempio l'Azienda Municipale Servizi Pubblici in questa fase delicatissima di trasformazione in S.p.A., facendo magari qualche concessione alle destre.

Speriamo di essere smentiti dai fatti ma certo si sta offrendo all'opposizione di destra un ottimo appiglio per la sua risurrezione politica.

Non sappiamo se il signor Vismara abbia o no considerato le possibili conseguenze della situazione che ha creato ma certamente, essendo lui un veterano della politica e non un dilettante allo sbaraglio, avrebbe dovuto farlo e dunque non ha giustificazione alcuna.

Ricordiamo che, anche in questa occasione elettorale, come già nel 1995 noi, pur non avendo ottenuto l'apparentamento con Seregno Democratica, al ballottaggio abbiamo permesso la vittoria dell'attuale sindaco ed anche la rielezione del signor Vismara che avrebbe fatto bene invece, seguendo il suo ragionamento. a rifiutare pubblicamente i nostri voti.

A voler pensar male la serie imbarazzante di elogi spropositati prodigata da Vismara in appoggio alla candidatura di Anastasi (ex MSI) alla presidenza del Consiglio potrebbe trovare una spiegazione logica nella opposizione alla candidatura della comunista Minotti. Non vorremmo che questo atteggiamento, lungi dall'essere personale, celasse una strategia di blocco preventivo di qualunque istanza di sinistra, o anche solo progressista, non solo proveniente da Rifondazione Comunista ma anche dall'interno di Seregno Democratica.

Potremmo continuare a lungo ma è evidente che trattandosi di un problema di Seregno Democratica suo è anche l'onere di una accettabile soluzione.

Vogliamo aggiungere che noi, al tempo della sottoscrizione dell'accordo elettorale con Gigi Perego, avevamo posto l'accento su diverse problematiche concrete ma anche su una questione di metodo che ci interessava in modo specifico. Ci interessava un deciso cambiamento rispetto alle modalità di assunzione delle scelte politiche che avrebbero dovuto sorgere da una maggiore discussione nel merito sia tra le forze politiche che all'interno della società. Ci sembra invece che ci sia ancora una forte componente di Seregno Democratica che è convinta di poter agire come nei precedenti cinque anni e che, forte del risultato elettorale, si ritiene al disopra di possibili critiche anche costruttive.

Che altro senso ha, ad esempio, presentare all'approvazione del Consiglio Comunale tre CRU (della Posta, della Biblioteca e di via Porta) invariati rispetto a quelli presentati alla fine del 1999 (che vennero ritirati dalla stessa maggioranza e furono la causa della esclusione dalla maggioranza dei quattro consiglieri che si erano opposti ed il pretesto delle dimissioni dell'assessore M.T. Viganò)? Non era questo un argomento importante che meritava una preventiva discussione tra noi e la maggioranza?

Per quanto ci riguarda, laddove otterremo degli incarichi di responsabilità, faremo di tutto affinché si costruiscano le decisioni nel modo più partecipato possibile con l'unico punto fermo della prevalenza dell'interesse pubblico rispetto a quello privato (quando i due interessi sono in contraddizione).

Se l'intenzione di Seregno Democratica fosse analoga alla nostra non esisterebbero ostacoli di principio all'apertura di ambiti di discussione sui problemi concreti dei seregnesi.

Attendiamo una risposta urgente da parte di Seregno Democratica.

Rifondazione Comunista

(per il direttivo)

Post scriptum: abbiamo atteso tre giorni che qualcuno della maggioranza - il capogruppo, il coordinatore di Seregno Democratica, il Sindaco - si facessero vivi e fornissero uno straccio di spiegazione accompagnato da doverose scuse. Non essendo ciò avvenuto abbiamo deciso di rendere pubblica la presente lettera.

Seregno, 11 giugno 2000