Grave provocazione delle forze dell'ordine
Sotto attacco la libertà di informazione

INDYMEDIA UNDER ATTACK

comunicato della redazione di Indymedia

Alle 7 di stamattina (20 febbraio 2002), le forze dell'ordine si sono presentate nel centro sociale "Gabrio" di Torino, nella casa occuapta Cecco Rivolta di Firenze, TPO di Bologna e nella sede dei Cobas di Taranto.
Numerosi mezzi (blindati, camionette, autovetture) e centinaia di agenti in assetto antisommossa, hanno eseguito un ordine della Procura di Genova.
I magistrati Andrea Canciani e Anna Canepa chiedono di cercare e sequestrare materiale audio e video relativo ai fatti di Genova, con particolare riferimento agli episodi dell'irruzione delle forze dell'ordine nel Media Center e della mattanza della scuola Diaz-Pertini.
Il Decreto di perquisizione spiega che i suddetti materiali sarebbero stati raccolti attraverso il sito di Indymedia Italia e si troverebbero nei centri sociali Gabrio, Tpo, Cecco Rivolta e nella sede dei Cobas di Taranto e in altri luoghi (con una forma aleatoria che gli consente di effettuare perquisizioni e sequestri a loro piacimento).
Le perquisizioni sono ancora in corso. Le forze dell'ordine stanno sequestrando computer, archivi, materiali di ogni genere, che servono al lavoro quotidiano, culturale e politico, di centinaia di attivisti italiani. Il mandato di perquisizione individua questi luoghi come "sedi di indymedia".
Indymedia Italia precisa che Indymedia non ha sedi, ma agisce attraverso le migliaia di persone che pubblicano i loro materiali sul sito e che operano per produrre un informazione libera e indipendente. Indymedia Italia elabora progetti e prende decisioni attraverso Internet: mailing list e chat di discussione, aperte e di pubblico dominio.
Un lavoro quotidiano e collettivo cui partecipano centinaia di persone, che non si faranno intimidire. Stamattina è stato portato un attacco al cuore della libertà d'informazione.
Sono stati colpiti dei luoghi, per esercitare pressione politica su un soggetto molteplice e complesso come Indymedia Italia. Il materiale sequestrato a Bologna, Firenze, Torino, Taranto, come tutti i materiali di Indymedia è liberamente consultabile al nostro indirizzo Internet.
Così come gli archivi delle nostre mailing list, delle chat, di tutta la nostra attività. Indymedia lavora alla luce del sole. Il sapore dell'intimidazione politica si fa piu' aspro se si valuta il fatto che tutto il materiale era materiale pubblico e disponibile a chiunque in rete e non solo.
Indymedia Italia, rete di media indipendenti, denuncia un gravissimo attacco all'informazione libera. Prendiamo atto che il ministro Scajola dopo le parole, passa ai fatti. E Genova torna all'ordine del giorno.
Dopo fumose e parziali indagini per provare le violenze delle forze dell'ordine, mentre ancora resta da chiarire la dinamica dell'assassinio di Carlo Giuliani, mentre i dirigenti che erano responsabili dell'ordine pubblico in quei giorni sono rimasti al loro posto, e in qualche caso hanno ricevuto una promozione. Invitiamo tutti ad unirsi a indymedia italia al corteo indetto per il 16 marzo a roma da radio onda rossa. Per un informazione libera e indipendente.

Cosa è Indymedia

Indymedia (Independent Media Center Italia - the italian media revolution) è una rete di soggetti che lavorano nel mondo della comunicazione: videomaker, radio, giornalisti, fotografi.

Indymedia è nata a Seattle, per documentare le proteste contro il Wto. In due anni in tutto il mondo sono nati centinaia di Independent Media Center.

Indymedia è un sito a pubblicazione aperta: chiunque può caricare direttamente e senza censura, registrazioni audio e video, immagini, articoli, comunicati. Indymedia Italia non ha una redazione: lavora attraverso mailing list e chat di discussione che sono pubbliche e aperte a tutti.

Indymedia è un network di media gestiti collettivamente per una narrazione radicale, obiettiva e appassionata della verità. Ci impegniamo per tutte quelle persone che lavorano per un mondo migliore, a dispetto delle distorsioni dei media che con riluttanza si impegnano a raccontare gli sforzi dell'umanità libera.

Redazione di Indymedia
Bologna, 20 febbraio 2002
da "italy.indymedia.org" Contatti: italy@indymedia.org