Sciopero per il contratto e referendum sull'articolo 18

Ai lavoratori Metalmeccanici

Sosteniamo con convinzione lo sciopero indetto dalla Fiom-Cgil il prossimo 16 maggio

Federmeccanica pretende di imporre un accordo che punta essenzialmente a cancellare l’esistenza stessa del Contratto Collettivo Nazionale ed a imporre nuove e più pesanti subordinazioni al lavoro. Non a caso la parte normativa è tutta ispirata alle linee del Governo per l’introduzione di una ulteriore e più pesante precarizzazione del lavoro, mentre la parte salariale risulta a dir poco mortificante.

Fim e Uilm lo hanno sottoscritto, con un atto che prefigura la loro autocancellazione in quanto organizzazioni dei lavoratori e la definitiva subordinazione alle controparti.

Essi pretendono di rappresentare tutti i lavoratori senza riconoscere il loro diritto a potersi esprimere liberamente, in libere assemblee e votazioni, presumendo, nonostante siano in minoranza, di poter imporre a tutti i lavoratori delle clausole contrattuali peggiorative senza averne ricevuto il mandato, giocando così sui diritti e sulla pelle dei lavoratori e sulle condizioni di vita loro e delle loro famiglie

La Fiom-Cgil prosegue invece la lotta per un contratto nazionale degno di questo nome, forte del suo rapporto democratico con i lavoratori e le lavoratrici, mettendo al centro del rinnovo contrattuale appunto la democrazia sindacale, un aumento salariale dignitoso e la lotta alla precarietà.

Assieme all’autonomia contrattuale dei lavoratori ed alla democrazia nei luoghi di lavoro, è in gioco un modello sindacale che si vuole trasformare in senso neocorporativo ed autoritario. Il riferimento non sono più i diritti ed i bisogni dei lavoratori e delle loro famiglie ma una errata “razionalità economica” che mette al centro gli interessi di un mercato sempre più selvaggio a cui tutti, a partire dei lavoratori, devono essere subordinati.

E’ questa la questione a cui tutti i lavoratori, anche quelli iscritti alla Fim ed alla Uilm devono prestare attenzione.

E’ questa una lotta che porta con se gli stessi principi ispiratori che stanno anche alla base del referendum per estendere nelle imprese minori il diritto a non essere licenziati senza giusta causa, e renderne  quindi più facile la successiva applicazione ai lavoratori atipici.

Non a caso la Fiom è tra i promotori. Non a caso da parte sindacale e sociale cresce l'interesse per questo referendum e, oltre al sindacalismo di base, anche la Cgil e l'Arci si pronunciano per VOTARE SI IL 15 GIUGNO, ciascuno secondo le proprie autonome  valutazioni, ma tutti convinti che è sull’estensione dei diritti che si può battere una linea liberista arrogante che oggi pretende di cancellare anche il diritto alla contrattazione nazionale, che punta a spaccare le organizzazioni dei lavoratori per subordinarle ai suoi interessi, per togliere ai lavoratori anche il diritto di contare e di decidere sulle piattaforme e sugli accordi contrattuali.

Sosteniamo con convinzione quindi lo sciopero indetto dalla Fiom-Cgil il prossimo 16 maggio, convinti che questa lotta dovrà estendersi presto a tutte le categorie ed a tutti i lavoratori, perché ormai è chiaro a tutti che l’offensiva della Confindustria sul contratto dei meccanici è una offensiva per piegare i diritti ed i bisogni di tutto il mondo del lavoro

PRC - Brianza
Monza, 12 maggio 2003