Con un emendamento al progetto di legge delega già presentato in Parlamento si vuole innalzare il requisito contributivo per andare in pensione ad “almeno” 40 anni
Si è proposto al sindacato, nell’incontro di ieri, di trattare sulla decontribuzione per i nuovi assunti e sul versamento obbligatorio del TFR nei fondi pensione integrativi.
CGIL CISL UIL hanno già detto un fermo NO alla manomissione, per ragioni di cassa, delle norme sulle pensioni.
I segretari generali di CGIL CISL UIL si sono già riuniti questa mattina per decidere la risposta del mondo del lavoro.
Le pensioni non si toccano, se i conti pubblici dell’Italia sono in sofferenza la responsabilità è del Governo che in due anni, con l’abolizione della tassa di successione sui grandi patrimoni e con le scandalose leggi Tremonti, ha trasferito migliaia di miliardi delle vecchie lire nelle tasche dei redditieri.
Sabato 4 ottobre nel corso della manifestazione europea per i diritti che si terrà a Roma, i lavoratori e i pensionati italiani daranno una prima e forte risposta di massa al Governo.
Nelle prossime ore comunicheremo le proposte di CGIL CISL UIL e le conseguenti iniziative per contrastare le decisioni del Governo.