Berlusconi e Albertini, in difficoltà, la buttano in rissa creando nel paese un clima di forte tensione sociale, cercando di criminalizzare le lotte dei giovani e dei lavoratori.

CON I LAVORATORI DELLA TPM SENZA SE E SENZA MA

I lavoratori della TPM (Trasporti Pubblici Monzesi) sono in lotta per il contratto.

Le cause dei notevoli disagi provocati ai cittadini monzesi sono responsabilità di chi per due anni ha preso in giro i lavoratori autoferrotranviari non riconoscendo loro quanto contrattualmente stabilito sin dal dicembre 2001.

IL PRC DI MONZA RITIENE POSITIVO L'AVVIO DELLA TRATTATIVA A LIVELLO COMUNALE.
LA SEGRETERIA CITTADINA DEL PRC. DI MONZA MANIFESTA LA SOLIDARIETA' AI LAVORATORI DELLA TPM IN LOTTA PER VEDERE RICONOSCIUTO IL DIRITTO CONTRATTUALE DI 106 EURO COME STABILITO DALLA CONTRATTAZIONE DI DUE ANNI FA E I RELATIVI ARRETRATI.

Riteniamo irresponsabile l'atteggiamento di coloro i quali, non hanno saputo cogliere le legittime richieste dei lavoratori che per due anni, rispettando il codice di autoregolamentazione dello sciopero, hanno sempre compostamente manifestato la loro protesta per il mancato rispetto del CCNL.. Oggi chi non ha rispettato le regole contrattuali chiede ai lavoratori di rispettare il codice di autoregolamentazione. Crediamo invece che, data la situazione, i lavoratori facciano bene ad esercitare il diritto, sancito dalla Costituzione Italiana, sul diritto di sciopero. La precettazione più che un atto per garantire l'utenza si prefigura come una azione di intimidazione e vessatoria nei confronti degli scioperanti.

Infine siamo anche consapevoli che la lotta dei lavoratori autoferrotranvieri sta portando alla ribalta la questione dei bassi stipendi e delle misere pensioni; per questo si vuole mettere il bavaglio ad una lotta per la dignità che unisce tutto il mondo del lavoro e i cittadini utenti.

PRC - Monza (Segreteria Cittadina)
Monza, 13 gennaio 2004