Nuovo sistema previdenziale. Le proposte di Rifondazione Comunista a confronto
PENSIONI. COSA PROPONE RIFONDAZIONE - SINISTRA EUROPEA
Roma, Auditorium Via Rieti, 18 gennaio 2007
Nell'immediato: L'applicazione del programma dell'Unione, ossia:
- L'abolizione di tutte le modifiche apportate dal governo Berlusconi alla legge Dini, a partire
dallo “scalone” del 2008 per riportare a 57 anni l'età per accedere alla pensione
con 35 anni di contributi.
- L'aumento delle pensioni minime.
- La rivalutazione delle pensioni in essere e future rispetto al costo della vita.
- La possibilità di indirizzare il tfr anche all’Inps per integrare la pensione pubblica
oppure ad un fondo integrativo gestito dall’ente pubblico alle stesse condizioni degli altri
fondi.
Per razionalizzare il sistema e reperire risorse:
- L'unificazione degli enti pubblici di previdenza, Inail compreso.
- La separazione tra previdenza e assistenza
- Un nuovo equilibrio tra contributi versati e pensioni erogate dai fondi pensione di singole categorie.
- L'evasione contributiva come reato penale e la regolarizzazione del lavoro sommerso.
- L'applicazione dello stesso criterio della fiscalità sugli studi di settore per combattere
l'evasione contributiva.
- Il recupero dei crediti già certificati dall'Inps, stimati oggi in circa 38 mld.
- A due anni dall'entrata in vigore della riforma che proponiamo, verifica sulla percentuale dei
contributi versati dai lavoratori.
Per saldare la rottura generazionale intervenuta:
- La copertura dei “buchi contributivi” prodotti dal lavoro intermittente e precario
e la possibilità di riunificare i contributi versati al fondo dei collaboratori con quelli
versati al fondo dei lavoratori dipendenti.
Per quanto riguarda l'eta':
- No all'aumento obbligatorio dell'età di permanenza al lavoro.
- No a qualunque forma di disincentivo.
- Seri incentivi per chi sceglie di restare in attività dopo aver raggiunto l'età per
andare in pensione.
- Riduzione di almeno due anni dell'età di accesso alla pensione con il sistema contributivo
per: operai, turnisti (sia dei settori pubblici che privati) e chi svolge un lavoro stressante.
- Flessibilità prevista dalla Dini a partire da 57 anni di età.
Per quanto riguarda la rendita pensionistica:
- Siamo contrari alla riduzione dei coefficienti con conseguente taglio delle pensioni future.
- Una pensione pubblica che con il sistema contributivo porti ad un tasso di sostituzione della
retribuzione tra il 65% e il 70%.
- Una pensione di soglia minima di circa 600 euro rivalutabili per chi al compimento dell'età pensionabile
ha almeno 15 anni di contributi e un rendimento minimo per gli anni successivi.
- Per gli immigrati che decidono di tornare nel paese di origine: la stipula di accordi con gli
stati di provenienza o forme di liquidazione del capitale versato.
Per quanto riguarda i lavoratori espulsi anzitempo dalle imprese:
- Un piano sociale per la ricollocazione con percorsi formativi e forti incentivi alle imprese
che assumono, favorendo la mobilità da posto a posto fino al raggiungimento dell'età pensionabile.
Per chi è in pensione ma non vuole restare inattivo:
- Forme sperimentali di attività in campo sociale anche attraverso un servizio sociale volontario
per gli anziani.
Rifondazione Comunista - Nazionale
Roma, 18 gennaio 2007