Come destinare il Tesoretto

Tesoretto, 10 idee da Sbilanciamoci!

Ambiente e welfare sono le esigenze primarie in questo momento. La campagna civile propone di destinarvi almeno 8 dei 10 miliardi

Dieci miliardi di euro. Inaspettati, o quasi. Sono a disposizione del governo Prodi, a Finanziaria chiusa, in un momento in cui l'economia tira e i dati dei conti pubblici volgono decisamente al bello dopo gli anni bui della crescita zero e dei record negativi per quel che riguarda l'indebitamento e il rapporto deficit/Pil.

La manovra 2007 alla fine ha avuto una portata di circa 35 miliardi di euro, di cui 15 sono stati investiti per riportare gradualmente il rapporto sotto la fatidica soglia del 3%. Poi è stato un crescendo di dati sorprendenti sulle entrate fiscali. La lotta all'evasione e all'erosione ha iniziato a produrre i suoi benefici e a metà marzo ecco spuntare i 10 miliardi di euro, il tesoretto su cui tutti adesso vogliono mettere le mani. Il governo, attraverso il ministero dell'economia, ha già fatto sapere che entro giugno studierà due provvedimenti distinti che conterranno le indicazioni di spesa del “malloppo”.

Ma c'è la siccità? Ecco spuntare Confindustria che reclama quei soldi per scongiurare il rischio di chiusura delle fabbriche per la mancanza di energia. C'è il debito pubblico che ancora non rientra nei canoni? Ecco spuntare la Commissione europea che preme perché anche i 10 miliardi vengano destinati al risanamento. Sentendosi tirare la giacca un po' di qua un po' di là, alla fine il premier Romano Prodi ha preso carta e penna e ha scritto una lettera al Corriere della Sera per dire la sua sulla destinazione del tesoretto. Due terzi alle famiglie e ai lavoratori, come «risarcimento» per i sacrifici fatti fino adesso, un terzo alle imprese.

Tutto a posto? Macché. Il ministro dell'economia Tommaso Padoa Schioppa la settimana scorsa è volato a Bruxelles da dove è tornato con un'apertura dell'Europa per destinare almeno 2,5 miliardi di euro a provvedimenti che non siano improntati al risanamento. Una cifra da destinare al welfare e al rilancio dell'economia. «Troppo pochi rispetto ai tanti impegni presi con i lavoratori» secondo i sindacati; troppo pochi anche secondo il ministro della solidarietà sociale Paolo Ferrero e per il segretario del Prc, Franco Giordano per i quali le priorità sono i contratti, la redistribuzione del reddito sui salari e la spesa sociale. Di tutt'altro avviso il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi che negli stessi giorni ha esternato la sua ricetta: «L'obiettivo è diminuire la spesa corrente per poi procedere a una diminuzione del carico fiscale. E dovrà essere questo l'orientamento dei prossimi due anni, più che pensare a come utilizzare le risorse». In tutto questo si è inserito il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo che ha invitato il governo a «non disperdere il tesoretto» e il leader dell'opposizione Silvio Berlusconi che proprio giovedì ha detto la sua: «Io investirei quei soldi per ridurre le tasse».

Idee e proposte, figlie di un'appartenenza politica o di un interesse della parte rappresentata. Chi è fuori dai giochi è la campagna Sbilanciamoci! che ha avanzato 10 sue specifiche proposte su come e dove spendere l'inaspettato tesoretto. Premesso che «il governo ha fatto un errore decidendo di non procedere più all'armonizzazione dell'imposizione sulle rendite fiscali al 20%». Perché se l'avesse fatto il tesoretto sarebbe ben maggiore di 10 miliardi. Detto questo, Sbilanciamoci! introduce così le sue proposte: «Bisogna affrontare le gravi emergenze ambientali e sociali di un Paese che si ritrova sensibilmente indietro rispetto alle nazioni europee». Altro che imprese o riduzione del deficit: le vere priorità sono l'ambiente e il welfare. Ecco alcune dell emergenze sottolineate dalla campagna: in Italia oltre il 13% delle famiglie sono povere, nel Mezzogiorno il 50% dei giovani è disoccupato, 500mila famiglie monoreddito sono alle prese con l'emergenza abitativa degli affitti, oltre il 50% degli edifici scolastici non sono a norma di legge per quanto riguarda la sicurezza.

Alla luce di questo, e di molto altro, Sbilanciamoci! propone al governo di destinare almeno 8 dei 10 miliardi del tesoretto verso politiche sociale e ambientali. Nello specifico: 800 milioni per la messa in sicurezza delle scuole dell'obbligo; un miliardo per la creazione di un fondo sociale per il sostegno degli affitti delle famiglie povere, per la casa e l'edilizia pubblica; 900 milioni per costruire 3mila nuovi asili nido; 700 milioni per il potenziamento delle ferrovie locali su cui transitano ogni giorno migliaia di pendolari; 200 milioni per i progetti di mobilità sostenibile; 200 milioni per un fondo straordinario per la medicina di base e l'accesso ai farmaci per i malati cronici; un miliardo per il potenziamento della ricerca scientifica (in particolare il programma FIRST); un miliardo per un programma di “piccole opere”; un miliardo e 700 milioni per il fondo nazionale per le politiche sociali e 500 milioni per l'aiuto pubblico allo sviluppo. Dieci proposte dettagliate che finora nessuno ha mai detto. Anziani, poveri, non autosufficienti e immigrati sono in cima all'elenco di priorità per Sbilanciamoci!. Adesso sta al governo rispondere. E dovrà dire se in cima ai suoi pensieri ci sono i bisogni delle casse o i bisogni dei cittadini.

Messa in sicurezza del 20% delle scuole dell’obbligo 800 ml
Fondo sociale per gli affitti e l’edilizia popolare 1000 ml
Costruzione di 3000 asili nido 900 ml
Ferrovie locali e per pendolari 700 ml
Progetti pilota piattaforme intermodali (mobilità sostenibile) 200 ml
Fondo per la medicina di base e per l’accesso ai farmaci 200 ml
FIRST 1000 ml
Programma di “piccole opere” 1000 ml
Fondo nazionale per le Politiche Sociali, per il fondo per le non autosufficienze e per le politiche di integrazione per gli immigrati 1700 ml
Aumento Aiuti Pubblici allo Sviluppo 500 ml
TOTALE 8000 ml
Andrea Milluzzi
Roma, 28 aprile 2008
da "Liberazione"