Il presidente di Confindustria ha dichiarato morta la concertazione, anche se il gruppo dirigente
CGIL-CISL-UIL non se ne è ancora accorto.
Montezemolo cavalca il risultato elettorale per dire basta con il contratto nazionale e no all'unica
legge a favore del lavoro del centro-sinistra, il testo unico sulla sicurezza.
Avanti con la precarietà e la flessibilità!
A questo attacco il sindacato confederale deve rispondere con il conflitto e la democrazia, abbandonando
la disastrosa linea moderata di questi anni.
Anche perchè su un punto Montezemolo tocca un nervo scoperto: CGIL-CISL-UIL devono fare fino
in fondo il loro mestiere di parte a favore dei lavoratori. E' chiaro però che un sindacato
che vuol fare davvero il suo mestiere prima di tutto si scontrerà proprio con le posizioni
di Montezemolo e di Confindustria.
Altro che riforma della contrattazione! Bisogna accettare la sfida degli industriali fabbrica per
fabbrica, sciopero per sciopero.