Sit-in il 14 novembre 2009 a Como, piazza Cacciatori delle Alpi, dalle ore 8:30 alle 14:00

Contro tutti i regimi, Como resiste

Lettera aperta di un postino (licenziato) di Como

Nessuno tocchi il postino

Photo by Como Resisteinfo

Vorrei esprimere il mio ringraziamento sincero e profondo a tutti i colleghi dell'udr (Ufficio di Recapito) di Como, che hanno contribuito, prima che con la tasca con il cuore, fatto di cui io non ho mai dubitato.

Il cuore di persone, che se pur con percorsi diversi, si ritrovano consapevoli a solidarizzare per una ingiustizia arrecata a me. Licenziato con preavviso da Poste Italiane per aver denunziato su internet la precarietà delle condizioni in cui lavoriamo, attaccando me feriscono la mia dignità di lavoratore e cittadino, eguale a tutti nei diritti e nella condizione sociale.

Il vero volto di questa azienda è stato così svelato. Consapevole della solidarietà riportata a tutt'oggi, da molti compagni, amici, organizzazioni politiche e sindacali, quali Cobas pt Cub, Circolo dei lavoratori postali “G. Messina” di Rifondazione Comunista Milano, Giovani Comunisti di Como, PRCdiComo,CGIL in figura del segr. terr. flc. Como, Cobas pt Cub Como, ribadisco la mia giusta e non ascoltata ragione per cui ho sempre dichiarato e creduto che lamentarsi delle proprie condizioni di lavoro per rivendicare il giusto, è cosa sacrosanta e costituzionale!

Io non ho fatto altro che amplificare il malessere mio, che identico a quello di tutti i lavoratori di Poste, specie dopo gli eventi nefasti che hanno coperto la storia recente di Poste...le morti bianche...13 postini ed un autista!

Quando abbiamo chiesto più attenzione non l'abbiamo avuta, anzi…

E…i morti continuavano a spuntare come funghi. Con la vostra sincera solidarietà, mi avete dato la possibilità di affrontare più serenamente le avversità e stimolato ulteriormente il mio desiderio di giustizia e di lotta rivendicativa. Per me non è il momento di mollare o rinunciare a ciò che mi spetta di diritto, il mio posto di lavoro in primis, che, come mi avete ricordato voi, attraverso la petizione, ho sempre svolto con senso civico e responsabile.

Ricordo a tutti quelli che mi conoscono, che il mio attivismo sindacale è sempre stato guidato da interessi collettivi e mai personali, attento ai diritti, ai doveri e alla sicurezza. Mi sono sempre battuto, affinché l'azienda non intaccasse la dignità dei lavoratori,denunciando le malefatte prodotte dagli accordi tra sindacati compiacenti ed azienda. Dignità, che oggi viene violata nei miei confronti, con una punizione impartita per aver avuto il coraggio di alzare la voce e denunziare che anche in Posta si muore.

Morti, causate dalla sfrenata accelerazione produttiva. Non sarà un azione repressiva ad intimidire e fermare Il comitato di base, dei lavoratori di Como.

Mi appello a sostenere con la vostra presenza, il sit-in che si terrà il 14 novembre 2009 in via Gallio, angolo piazza dei Cacciatori delle Alpi, di fronte Poste italiane, a Como.

Per ribadire insieme, che noi “IN UN PAESE DEMOCRATICO “non ci stiamo a questa logica repressiva.

Non ci stiamo ad essere schiavi! Che la Posta è ancora un bene collettivo pubblico.

Noi ribadiamo come lavoratori:

NESSUNO TOCCHI IL POSTINO!!

QUELLA FIGURA CHE TUTTI CONOSCIAMO E CHE VOGLIONO CANCELLARE PER LOGICHE PRIVATISTICHE E NON COLLETTIVE! QUELLA FIGURA CHE RAPPRESENTA UN ANELLO IMPORTANTE PER LA CAPILLARITÀ DEL SERVIZIO SVOLTO NEL CAMPO DELLA COMUNICAZIONE ED INFORMAZIONE, IN QUESTA GIÀ LABILE DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE (la Costituzione italiana prevede la garanzia dei servizi pubblici essenziali ai quali apparteniamo). N.B.: iscriviti, con la tua email, per aderire anche in internet, visita la pagina del gruppo Como Resiste

Maurizio Stabile
Como, 3 novembre 2009
Como Resiste